Aurora boreale in rosso avvistata dalla cima del Pora - Il video

LA CURIOSITÀ. Evento raro registrato dalle webcam. Quando è intensa la tempesta geomagnetica è visibile anche alle nostre latitudini.

Bella. Romantica. Semplicemente magica. Capace di farti viaggiare migliaia di chilometri per vederla e assaporarne ogni istante. Il fascino dell’aurora boreale, con i suoi lampi di luce di colore verde, ma anche sfumature di viola e rosso, è qualcosa d’inspiegabile. Dal vivo, ma anche negli scatti che la raccontano a chi non ha la possibilità diretta di ammirarla recandosi nei territori prossimi al circolo polare artico: Norvegia, Lapponia Svedese, Lapponia Finlandese e Islanda.

Capita, però, a volte, che il fenomeno sia visibile anche a latitudini inferiori. E pure in Italia. Un fenomeno rarissimo, ma accade. È successo nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 settembre e il fenomeno è stato ripreso da numerose webcam installate sulle Alpi e anche da quella posizionata sulla Cima Pora. A darne notizia è stato il Centro meteorologico lombardo che sulle sue pagine social ha pubblicato proprio le immagini catturate dalla webcam «Panomax» installata in vetta al Monte Pora, sulle nostre Prealpi bergamasche, a un’altezza di 1.880 metri sul livello del mare.

«Evento raro - spiegano nei commenti i meteorologi - ma che può capitare anche alle nostre latitudini se la tempesta geomagnetica è sufficientemente intensa. Poi serve cielo serenissimo, altrimenti non si vede nulla».

Tra i fenomeni più affascinanti che è possibile ammirare sulla terra, con le sue scie luminose colorate che sembrano danzare nel cielo in piena notte, soprattutto nel periodo che va da fine settembre a marzo, il fenomeno, se si presentano le giuste condizioni, si può osservare più raramente, ma anche più volte l’anno, dipende dall’attività solare, in Europa centrale, fino al 55°/60° parallelo. In Germania quindi. «E ancora più raramente, quando intervengono condizioni particolari, anche su Alpi e Nord Italia, dove siamo intorno al 45°parallelo – spiega Daniele Berlusconi di 3BMeteo -. L’aurora boreale del 25 settembre è stata visibile anche sulle nostre Alpi ed è stata ripresa anche dalla webcam del Monte Pora». Quella posizionata sulla vetta. L’unica delle quattro presenti che è riuscita a immortalare il fenomeno. Quella più in alto. Le altre, duecento metri più sotto, non hanno ripreso il fenomeno: «Per vederla bisogna guardare verso Nord – continua Berlusconi -. Noi a Nord abbiamo le Alpi quindi non era facile. Servivano spazi ampi e aperti, proprio come la Cima Pora».

«Ci ha scritto un signore segnalandoci che diverse webcam delle Alpi, e anche la nostra, avevano catturato l’aurora boreale – fanno sapere da Irta Spa, la società che gestisce impianti, biglietterie e rifugi del Monte Pora -. Siamo quindi andati a vedere la registrazione e attorno alle 4 del 25 settembre il cielo si è colorato di rosso, regalando uno spettacolo incantevole». Dieci minuti circa in tutto, poi il cielo è tornato lo stesso di sempre. Ma per chi volesse godere di quel momento, è possibile andare sul sito www.montepora.com, cliccare su webcam, inserire la data del 25 settembre e come orario le 4, e si può rivivere lo spettacolo registrato quella notte dalla telecamera.

Il fenomeno è stato ripreso dal Sudtirolo all’Austria, fino alla Baviera e, pur trattandosi di episodi rarissimi, tanto che i siti di astronomia parlano di evento «storico e straordinario», non è la prima volta che si verifica in Lombardia. Tra le più recenti, fonti citano quella della notte tra il 3 e 4 novembre 2021. In quel caso era stata Regione Lombardia a darne notizia attraverso uno scatto dell’alpinista Marco Confortola sul Gran Zebrù, al confine tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige. «Condizioni di eccellente limpidezza del cielo hanno consentito d’immortalare con particolare splendore un fenomeno di rara bellezza – scrivono ancora i meteorologi del Centro meteo lombardo -. Improbabile, ma non impossibile che possa essere stata vista anche dalla pianura». Perché sia possibile servono, oltre alle condizioni scientifiche che causano il fenomeno, orizzonte libero e assenza di luci urbane vicine. Tra i vari commenti alla notizia riportata, comunque, c’è anche chi sostiene che il fenomeno non sia «così fuori dal normale» e che «in Italia l’aurora boreale si è vista anche a latitudini più basse rispetto a quelle della notte del 25 settembre».

© RIPRODUZIONE RISERVATA