Bergamo, «al parco Marenzi bivacchi e ubriachi». I residenti: situazione fuori controllo

IL CASO. I clochard allontanati dalle Autolinee hanno trovato altri posti in città in cui sostare. Angeloni: «Pattuglie tutti i giorni». Don Trussardi: «L’housing sociale libererà posti nei dormitori».

Da una parte i residenti che si lamentano per i bivacchi, dall’altra i senzatetto che, sgomberati dalle Autolinee, stanno cercando altri posti dove stare.

Al parco Marenzi

«Da più di un mese la situazione al parco Marenzi di via Frizzoni è fuori controllo: ci sono soggetti che bivaccano su prato e panchine, spesso ubriachi e molesti, fanno i propri bisogni in mezzo al prato e portano bottiglie di alcolici nonostante un cartello vieti di introdurli. Senza contare lo spaccio di stupefacenti, con un viavai di persone che si aggirano con piccoli zainetti e le panchine rese inutilizzabili in quanto occupate da persone, probabilmente ubriache, che le utilizzano come giaciglio».

Situazione già nota

A segnalare la situazione sono alcuni residenti e fruitori del parco, che sottolineano: «Capisco avere ripulito la stazione e anche via Paglia e Bonomelli, ma il risultato è aver precluso il parco Marenzi a chiunque se non a questi sogget‍️ti». Una situazione ben nota a Comune e Caritas, che stanno profondendo il massimo impegno per riuscire a gestire i senzatetto che, allontanati dalle Autolinee, hanno trovato posto in altre zone della città: «Qualcuno se n’è andato da Bergamo e qualcun altro si è arrangiato trovando posto in altri luoghi – precisa don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana –. Noi abbiamo le strutture stracolme e più di così non possiamo fare, vediamo con favore il progetto di housing sociale e housing first del Comune (che metterà a disposizione altri sette appartamenti oltre ai sette già attivi, in grado di ospitare due-tre persone per volta, ndr) per liberare qualche posto nei dormitori. C’è anche da sottolineare che non tutti i clochard vogliono venire al Galgario perché non si possono bere alcolici. Purtroppo questo problema nelle città moderne c’è e ci sarà sempre, ho il massimo rispetto e vicinanza verso i cittadini che esprimono critiche e preoccupazioni e capisco che queste persone si siano impossessate di alcuni luoghi, ma è il dopo che dobbiamo costruire, accompagnare i soggetti ai margini richiede percorsi lunghi».

I volontari per la pulizia

«Abbiamo avuto di recente una riunione con il presidente della cooperativa Cristoforo che si occupa della gestione del parco – spiega l’assessore al Verde pubblico Oriana Ruzzini –. Il custode è presente tre ore al giorno ed è garantita l’apertura e la pulizia di un bagno, perché purtroppo c’è gente incivile e lasciarne aperti due non è possibile. Si sta creando anche una bella rete di residenti-volontari che abbiamo valorizzato durante la Millegradini, che si sono occupati di due interventi di pulizia dei parchi. Riproporremo questa iniziativa il 18 maggio con la Giornata del verde pulito. Oltre chi segnala, giustamente, i problemi, c’è anche chi ha una reattività alta e capisce la complessità della situazione e si dà da fare per aiutare. Quando il custode è presente si fa sentire e se ci sono problemi chiama le forze dell’ordine, la Polizia locale è molto sensibile e interviene rapidamente».

«Le pattuglie passano una-due volte al giorno al parco Marenzi»

La conferma arriva dall’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni: «Le pattuglie passano una-due volte al giorno al parco Marenzi, invito i cittadini a chiamare il 112 o la Polizia locale se hanno bisogno, abbiamo segnalato 16 persone come assuntori di droga negli ultimi tre mesi, segno che l’impegno da parte nostra c’è».

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