Bergamo e Treviglio, lavori green a 490 case Aler

IL PROGETTO. Dal Pnrr 80 milioni per l’efficientamento energetico. I primi cantieri potrebbero iniziare già in primavera. Franco: «Segnale concreto di attenzione al territorio». Zambelli: «Bollette meno care da subito per gli inquilini».

Alloggi più efficienti, bollette più leggere ed edifici più vivibili e sicuri. Sono questi gli obiettivi del finanziamento europeo (con fondi Pnrr) che l’Aler di Bergamo, Lecco e Sondrio è riuscita a ottenere nell’ambito di «Repower EU», la misura attraverso la quale l’Europa ha messo disposizione dell’Italia oltre un miliardo e 380 milioni di euro per l’efficientamento energetico dell’edilizia pubblica e delle abitazioni di famiglie a basso reddito e vulnerabili.

Cantieri già in primavera?

Prima in Lombardia e tra le primissime in Italia, l’Aler di Bergamo, Lecco e Sondrio si è aggiudicata 134 milioni di euro, di cui 80 saranno spesi nella nostra provincia per ristrutturare centinaia di alloggi. Quattro dei cinque progetti presentati per la Bergamasca, del valore di circa 64 milioni di euro, partiranno a breve. La gara d’appalto europea sarà pubblicata lunedì 10 novembre sul sito dell’azienda e i cantieri potrebbero aprirsi già nella prossima primavera. Riguarderanno 490 alloggi, di cui 255 in città (gli altri a Treviglio), negli stabili di via Savio, via Rovelli, via Rosolino Pilo e via Ruggeri da Stabello. Lo strumento utilizzato è quello del partenariato pubblico-privato. Per altri 145 alloggi (e un investimento di altri 16 milioni di euro) è stata pubblicata una manifestazione d’interesse. Al termine dei lavori l’Aler cederà gli edifici in concessione per 12 anni all’operatore, che s’impegnerà da subito a far calare le bollette. A regime, il risparmio per gli inquilini sarà compreso tra il 30 e il 50%.

Un piano che rappresenta un passo concreto verso un nuovo modo di concepire l’edilizia pubblica: più efficiente, sostenibile e attenta alla qualità della vita. Interventi che non solo ridurranno i consumi ma miglioreranno il comfort abitativo.

«Si tratta di edifici costruiti negli anni ’70 e ’80, mai interessati da opere di efficientamento di questa scala»

L’assessore regionale alla Casa, Paolo Franco, sottolinea come «questi progetti servano a rendere meno energivori gli alloggi, riducendo i costi per inquilini e per l’ente, garantendo sostenibilità economica e qualità abitativa. Con la Missione Lombardia - aggiunge - abbiamo già stanziato 120 milioni di euro per Bergamo. L’obiettivo, con Repower EU, è ora di raggiungere i 400 milioni a livello regionale». Per Franco, si tratta di un segnale concreto di attenzione verso il territorio, ottenuto «a costo quasi zero per l’Aler, senza contributi regionali, grazie alla capacità progettuale e gestionale che dimostra come si possa uscire dal provincialismo e puntare su modelli virtuosi. Un’occasione che anche MM potrà cogliere per gli alloggi comunali di Bergamo», prosegue.

Gli interventi previsti

I lavori toccheranno tutti gli aspetti dell’efficientamento: isolamento termico delle pareti e delle coperture, installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata e di nuovi serramenti, posa di schermature solari, sostituzione completa degli impianti di illuminazione con led, introduzione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, e l’integrazione di tecnologie di automazione per la gestione centralizzata degli impianti. A questi si aggiungeranno impianti fotovoltaici con batterie di accumulo, solare termico per la produzione di acqua calda e pompe di calore elettriche alimentate da energia aerotermica.

Lotti da 10 a 30 milioni

L’Aler ha suddiviso i progetti in lotti da 10 a 30 milioni di euro, in base all’omogeneità degli interventi e alla distanza dei fabbricati, come previsto dal decreto Repower EU. Una gestione mirata che, come spiega Corrado Zambelli, «rappresenta un risultato importante, segno dell’efficienza e del lavoro dei nostri uffici. Abbiamo predisposto dieci lotti sulle tre province e ricevuto decine di proposte. In totale, abbiamo ottenuto circa un decimo dei fondi assegnati a livello nazionale. L’obiettivo è creare un circolo virtuoso tra tutti gli operatori, garantendo da subito bollette meno care per gli inquilini grazie alla riduzione delle spese».

«Macchina efficiente»

Un impegno che guarda anche al futuro, con la speranza che questi fondi diventino strumenti strutturali per continuare a investire sulla qualità dell’abitare. Una sfida che per Corrado Pietro Attilio Della Torre, direttore generale di Aler, è «un vero banco di prova per dimostrare come i fondi europei possano essere gestiti in modo efficiente a livello locale. Siamo stati i primi in Lombardia, forse anche in Italia, e abbiamo già sottoposto i nostri progetti al Gse, segno di una macchina amministrativa efficiente».

«Consumi quasi zero»

La portata degli interventi è notevole anche sul piano tecnico, come ricorda Massimo Ruotolo, dirigente dell’Area Tecnica Progetti Speciali: «Si tratta di edifici costruiti negli anni ’70 e ’80, mai interessati da opere di efficientamento di questa scala. Arriveremo a consumi quasi zero grazie a impianti altamente performanti, ventilazione meccanica controllata e centralizzazione dell’acqua calda con pompe di calore, eliminando le vecchie caldaie, fonte di costi elevati e rischi per la sicurezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA