Bergamo, si spende per l’auto nuova
Ma crolla l’acquisto di cellulari: -10,9%

I dati dell’Osservatorio Findomestic relativi alle spesa del 2019 per i beni durevoli: per la telefonia i bergamaschi hanno speso 94 milioni di euro contro i 106 nel 2018. Tutti i numeri.

I bergamaschi hanno speso nel 2019 un miliardo e 390 milioni di euro in beni durevoli (+2,2% rispetto al 2018). Terza provincia lombarda (dopo Milano e Brescia) per spesa complessiva e quasi 3 mila euro di spesa per famiglia (+3,2% in anno). Ma c’è un comparto dove Bergamo registra un calo sensibile: la telefonia crolla a -10,9%; l’elettronica di consumo e l’information technology non brillano con un meno 4% ciascuno.

Sono i dati salienti che emergono dal rapporto sulla spesa per i beni durevoli in Lombardia nel 2019, elaborato e presentato a Milano dall’Osservatorio Findomestic, in collaborazione con Prometeia. «La Lombardia si conferma la locomotiva d’Italia con oltre 14 miliardi di euro in beni durevoli , quasi il 20% del totale nazionale – osserva Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic –. A Bergamo il segmento in cui si è concentrata la maggior parte della spesa è quello delle auto nuove (423 milioni di euro, +7,4%), un incremento superiore alla media nazionale, e anche nel comparto casa la spesa media per famiglia è in aumento del 4,3% per gli elettrodomestici (89 milioni di euro, seconda miglior crescita in regione) e del 3,3% per i mobili (306 milioni i consumi del comparto)».

Spicca però la netta flessione dei consumi nel comparto tecnologia e in particolare nella telefonia: nel 2019 i bergamaschi hanno speso 94 milioni di euro in telefonia (106 nel 2018, -10,9%) e sono ultimi in Lombardia in spesa per famiglia (203 euro). Brescia precede Bergamo nella spesa in telefonia (118 milioni di euro, -5,5% sul 2018; al primo posto Milano con 399 milioni di euro) ed è invece terzultima in regione nella spesa per famiglia (215 euro). Quali le cause? «Siamo in presenza di un mercato saturo – rimarca Bardazzi –. Si è completato il processo di sostituzione dei telefoni tradizionali con gli smartphone evoluti, il mercato non offre modelli innovativi e l’attesa del 5G rallenta la spinta innovativa dell’offerta. Così possono essere interpretati i dati negativi in questo settore che riguardano in particolare Bergamo».

Anche nel settore information technology i consumi dei bergamaschi sono in calo: 37 milioni di spesa nel 2019 (38 nel 2018, -4%), mentre Brescia resta sostanzialmente stabile (45 milioni nel 2019, come nel 2018). Quanto ai dati regionali sul reddito disponibile pro capite, nel 2019 spicca Milano con 29.062 euro, Bergamo si piazza all’ottavo posto (20.434 euro, nel 2018 erano 20.174), mentre Brescia è undicesima (19.701 euro, nel 2018 erano 19.333). Se nel settore delle auto usate la spesa dei bergamaschi è in leggero aumento (366 milioni, +1,1% sul 2018), una buona performance si registra nel comparto dei motoveicoli: 41 milioni di spesa (+3,8%): qui Bergamo precede Brescia (35 milioni) ed è seconda solo a Milano (122 milioni). Nel comparto mobili Bergamo occupa il terzo gradino del podio (306 milioni di spesa), dietro a Milano (oltre 1 miliardo) e Brescia ((370 milioni).

Milano si conferma la provincia più dinamica nella regione per consumi di beni durevoli (+5,8% rispetto al 2018). Nella spesa per famiglia primeggia Monza (3.501 euro, primato anche italiano), Bergamo si attesta a 2.993 euro, ultima Sondrio (2.885 euro), ma tutte le province lombarde presentano livelli di spesa media, destinata ai beni durevoli, superiori alla media nazionale. Capitolo e-commerce: aumenta l’incidenza dell’on line sul mercato del mobile (+7%) e soprattutto della fotografia (+30%).

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