Bergamo, terra di Distretti: la Lombardia raddoppia i fondi

Commercio Con 26 attivi e uno in arrivo in 151 comuni su 243 detiene il primato lombardo. L’assessore Guidesi in città: «Altri 42 milioni».

La Bergamasca è la prima provincia lombarda per numero di Distretti diffusi e di amministrazioni comunali coinvolte, mentre è la seconda, dopo Milano, per numero di Distretti attivati, che fino ad oggi hanno raccolto oltre 17 milioni di contributi pubblici destinati a realtà pubbliche e operatori privati. Attualmente in provincia di Bergamo sono presenti 26 Distretti (ma è in fase di costituzione il ventisettesimo con Scanzorosciate – Le Vie del Serio), 4 Duc (distretto urbano del commercio) e 22 Did (distretti diffusi), che raccolgono 151 Comuni su 243. Regione Lombardia ha stanziato ben 42 milioni e 850 mila euro con 14.426 imprese bergamasche potenzialmente coinvolte, attive nei settori commercio, turismo e servizi.

Il tour dell’assessore in provincia e in città

L’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, ieri in tour a Bergamo, dopo aver visitato la Pedrali Spa di Mornico al Serio, azienda che produce arredi dal design contemporaneo per il contract e la casa, è intervenuto all’inaugurazione del nuovo polo logistico del gruppo Md a Cortenuova. Nel pomeriggio appuntamento nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo, dove ha partecipato all’incontro organizzato insieme a Confesercenti Bergamo sulle opportunità offerta dal «Bando Sviluppo dei Distretti del Commercio 2022-2024».

«Crediamo fortemente in questa misura, tanto da raddoppiare i 20 milioni stanziati precedentemente. Oggi si vince facendo squadra e il bando è frutto di un confronto molto franco, concreto e pragmatico con le associazioni di categoria»

«Crediamo fortemente in questa misura – ha confermato l’assessore regionale Guido Guidesi -, tanto da raddoppiare i 20 milioni stanziati precedentemente. Oggi si vince facendo squadra e il bando è frutto di un confronto molto franco, concreto e pragmatico con le associazioni di categoria. L’obiettivo per i distretti consiste ora nel fare un salto di qualità, inserendo criteri di premialità - ha proseguito Guidesi -. Abbiamo poi dato la possibilità di inserire anche le attività ambulanti, perché riteniamo che l’intervento sulle aree mercatali vada nell’interesse del decoro urbano di una determinata area. Il mio assessorato nel 2021 ha messo a terra più del 90 per cento delle risorse a disposizione e il commercio rappresenta un capitolo fondamentale dove dobbiamo cercare una visione che coinvolga pubblico e privato. Regione Lombardia conferma la sua vicinanza alle imprese e al territorio, grazie anche al coinvolgimento dei Confidi».

Il confronto con le associazioni di categoria

I presidenti di Ascom e Confesercenti, Giovanni Zambonelli e Antonio Terzi, hanno concordato con l’assessore Guidesi come «l’individualismo non paga, ma servono competenze specifiche da mettere a fattor comune coinvolgendo la parte pubblica e privata che anima i distretti. La prossimità degli esercenti che operano nei nostri paesi rappresenta un elemento fondamentale per la ripresa».

«l’individualismo non paga, ma servono competenze specifiche da mettere a fattor comune coinvolgendo la parte pubblica e privata che anima i distretti. La prossimità degli esercenti che operano nei nostri paesi rappresenta un elemento fondamentale per la ripresa»

All’incontro, aperto anche alle amministrazioni comunali, hanno preso parte Luca Zanderighi, dell’Università di Milano e referente per la società TradeLab, Roberto Lambicchi, dirigente dell’unità organizzativa Commercio, Reti distributive e Fiere dello Sviluppo economico di Regione Lombardia e il consulente Oliviero Cresta. Con le associazioni si è creato un approfondimento e un confronto sulla nuova opportunità, sulle modalità di partecipazione al bando e sull’erogazione dei finanziamenti.

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