
(Foto di Airbnb)
I DATI DI AIRBNB. Dopo la città di Bergamo, Lovere in testa con oltre cento alloggi. In montagna solo Castione, Clusone e Foppolo con un discreto numero.
Tutto è nato a San Francisco, California, e da qualche materasso ad aria piazzato alla bell’e meglio. Era il 2007 e sembrava un’idea pionieristica da metropoli: affittare la propria casa, o anche solo una stanza, giusto per poche notti. Nemmeno vent’anni dopo, Airbnb – la principale piattaforma dedicata agli affitti brevi turistici – è diventato un fenomeno globale, capace di attecchire anche in provincia. Fino a diventare, soprattutto nella zona dei laghi, una consolidata realtà turistica bergamasca, con risvolti economici (e anche immobiliari) decisamente significativi.
Vero, anche in terra orobica è la città a farla da padrona: dei 3.555 annunci presenti in tutta la provincia a fine 2024 – stando ai dati di InsideAirbnb, portale indipendente che «estrae» statistiche dal sito ufficiale di Airbnb – circa il 40% era concentrato nel capoluogo. Poi, però, ecco spalancarsi la nuova economia della ricettività, secondo una geografia ben definita: Lovere è il secondo comune bergamasco con più annunci (102), Riva di Solto è staccata solo di un’incollatura (101 annunci).
Nella top-15 delle località bergamasche con più annunci, ben 8 sono infatti nella zona dei laghi. Ecco allora che le offerte spuntano in maniera capillare a Parzanica (55 annunci), Solto Collina (54), Predore (53), Sarnico (45), Costa Volpino (41) e Ranzanico (34), così da toccare anche il lago di Endine oltre a lambire in più punti il Sebino e l’area collinare che si affaccia su di esso.
Ma chi gestisce queste attività? È una situazione frammentata, che spazia da «host» (chi mette in affitto un appartamento) che possiedono più immobili, barcamenandosi tra un cliente e l’altro con piglio professionale e introiti indiscutibilmente redditizi, sino ad arrivare a chi sceglie di mettere a reddito a questa maniera la propria seconda casa, con modalità più artigianali e «marketing» meno intenso.
«Tra Lovere, Sarnico e Riva di Solto, ad esempio, c’è un movimento importante di persone dal Nord Europa, dalla Svezia, dalla Germania, dall’Olanda».
Sullo sfondo c’è anche un discreto movimento immobiliare fatto di compravendite finalizzate all’affitto breve: «Al di fuori della città, il fenomeno si concentra soprattutto nella zona dei laghi – conferma Gianfederico Belotti, agente immobiliare e direttore di Valore Casa&Terreni -, dove l’attrattività è molto importante anche rispetto ai turisti stranieri. Tra Lovere, Sarnico e Riva di Solto, ad esempio, c’è un movimento importante di persone dal Nord Europa, dalla Svezia, dalla Germania, dall’Olanda. È un territorio che turisticamente è cresciuto in maniera notevole, con una certa professionalizzazione. Ma anche il lago di Endine ha prospettive interessanti, Monasterolo è la zona più pregiata».
E così, appunto, l’«affitto breve turistico in quest’area è una scelta privilegiata – prosegue Belotti -, che ha visto un forte richiamo tra i proprietari per via dei margini interessanti: è un fenomeno che sta dando lavoro e reddito a molte persone». E il mercato immobiliare ne risente in positivo: «C’è chi compra per investire, ma non solo – aggiunge Belotti -. Ci sono turisti stranieri che prima hanno preso in affitto una casa per una stagione, così da valutare la scelta, e poi hanno deciso di investire acquistando un appartamento in queste zone, allettati da prezzi ancora competitivi».
«In montagna questa modalità di fruizione del turismo non ha fatto presa».
Al momento, Airbnb non è invece un richiamo così ghiotto per le valli. Lo confermano i dati: un discreto fascino lo conserva la Presolana, con buoni numeri di annunci tra Castione della Presolana (59, il 5° comune più gettonato) e poi Clusone (43 offerte), mentre in alta val Brembana spicca solamente Foppolo nella top-15 (35 annunci), e poi si segnala anche Serina (33 annunci). Per il resto, nei piccoli paesini le offerte restano circoscritte.
«In montagna questa modalità di fruizione del turismo non ha fatto presa – osserva Belotti -. Chi ha la seconda casa in alta valle la abita, la tiene per sé, oppure la affitta per un mese o per tutta la stagione, ma non con la formula di Airbnb (che prevede soggiorni molto più brevi, ndr), anche perché per affittare settimanalmente, come capita con Airbnb, è necessaria anche una certa organizzazione che spesso non è nelle corde o nell’interesse del tipico proprietario della seconda casa in Bergamasca».
Altro micro-fenomeno, sempre in provincia, è quello segnalato nell’hinterland: un boom di annunci Airbnb si ritrova ad esempio a Seriate (63), per la facilità di collegamento con la città e magari con prezzi per notte più bassi rispetto al capoluogo, e poi a Orio al Serio (37 annunci), soluzione comoda per chi cerca una soluzione a due passi – letteralmente – dall’aeroporto. «Fare la guerra ad Airbnb – conclude Belotti – vuol dire fare la guerra alla libera iniziativa di mercato: è un’attività molto più redditizia e meno rischiosa dell’affitto residenziale, per questo è sorto il boom».
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