
(Foto di Bedolis)
ESTATE ROVENTE . Dieci giornate torride, si arriverà a 38 gradi. Cosentini del «Papa Giovanni XXIII»: «Se serve aggiungeremo posti letto». Manelli (Bg Est): «Rinforzi in arrivo a Piario».
Fa già molto caldo ma, prepariamoci, le temperature saliranno ancora fino a raggiungere, in pianura, picchi di 37-38 gradi tra sabato e domenica.
La prima, robusta ondata di caldo africano che sta soffocando mezza Europa porta con sé anche le prime giornate da bollino rosso, quelle in cui il livello di emergenza è massimo, con condizioni di rischio per la salute. Oggi tocca a Brescia e Milano, ma Bergamo (che non rientra tra le città campione della Protezione civile) non fa eccezione. La bolla di calore durerà una decina di giorni, almeno fino alla fine della prossima settimana.
Proprio mercoledì Arpa Lombardia ha diramato un’allerta per «disagio forte» da calore (livello 4) valido fino a domani su tutto il territorio regionale. Le autorità sanitarie invitano la popolazione a seguire comportamenti prudenti: evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, idratarsi frequentemente e limitare le attività all’aperto (per informazioni, è attivo il numero di Ats 035.2270.493 e il sito www.ats-bg.it/piano-caldo).
Nei Pronto soccorso della provincia ci si prepara a un periodo di super lavoro, che al «Papa Giovanni» è iniziato da qualche giorno. Il numero dei pazienti che si sono presentati al reparto di emergenza e urgenza è già cresciuto di circa il 10-15%, una situazione prevista e «ancora gestibile», dice Roberto Cosentini, direttore del Centro Eas-Emergenza alta specializzazione, ma che potrebbe essere destinata a peggiorare con il passare delle ore, interessando anche le altre strutture della provincia, che al momento non registrano sensibili variazioni di accessi rispetto all’attività ordinaria.
Le giornate più calde infatti sono quelle che stanno arrivando. «Nella Bassa bergamasca il termometro potrà raggiungere i 37-38 gradi – spiega Manuel Mazzoleni, meteorologo di 3B Meteo –. In città avremo massime comprese tra i 34-36 gradi e notti tropicali, con temperature che non scenderanno al di sotto dei 22-24 e un tasso di umidità intorno al 50%».
Nel frattempo è previsto qualche passaggio temporalesco sulle Alpi e sulle Prealpi già nella tarda serata di giovedì, con precipitazioni sulle Orobie, che raramente si estenderanno fino alla pianura
Prepariamoci dunque a soffrire anche di notte, evitando – consigliano gli esperti – di abbassare troppo le temperature nei luoghi chiusi per scongiurare choc termici che potrebbero avere ripercussioni sulla salute. Per un lieve refrigerio bisognerà attendere qualche giorno: «Nella prima parte della prossima settimana l’aria sarà leggermente più fresca – spiega il meteorologo –, ma con le massime che si spingeranno sempre oltre i 30 gradi. Nel frattempo è previsto qualche passaggio temporalesco sulle Alpi e sulle Prealpi già nella tarda serata di giovedì, con precipitazioni sulle Orobie, che raramente si estenderanno fino alla pianura».
Da un paio di settimane la tipologia degli accessi ai Pronto soccorso è cambiata, soprattutto a causa delle attività all’aperto, e «si cominciano a contare anche casi dovuti a disidratazione, polmoniti, sincopi e coliche renali, che sono le patologie tipiche del caldo», racconta Cosentini. La bolla di calore porta in ospedale soprattutto «persone sole o poco seguite, che non riescono a prevenire gli effetti nocivi del grande caldo e che sono generalmente anche quelle più fragili», prosegue il primario del «Papa Giovanni», dove ogni giorno il Pronto soccorso accoglie mediamente tra i 250 e i 300 pazienti. La soglia di attenzione è massima: «Siamo sempre pronti ad accogliere chiunque – dice ancora Cosentini – e, nel caso, possiamo aumentare la capacità dei letti, come succede durante il periodo influenzale, ma non credo che sarà necessario, considerando i flussi di questi giorni».
Nei quattro Pronto soccorso dell’Asst Bergamo Est gli accessi sono «numericamente sovrapponibili a quelli dell’anno scorso – spiega il primario Filippo Manelli –. Iniziamo ad osservare un primo aumento nel fine settimana a Lovere e a Piario per l’arrivo dei vacanzieri, ma non sono accessi legati al caldo». Nei Pronto soccorso di Seriate e Alzano Lombardo si contano rispettivamente 160 e 60 accessi di media al giorno, come in ogni altro periodo dell’anno. A Piario gli accessi sono una sessantina, mentre a Lovere tra i 40 e i 50. «Con il caldo arrivano in Pronto soccorso perlopiù persone anziane con la febbre o con altre patologie, che con i 30-35 gradi di queste forti ondate di calore tendono a scompensarsi più facilmente». Quello che cambia è che il caldo rende un po’ più fragili soprattutto le persone anziane e quelle che soffrono di patologie croniche. L’Asst Bergamo Est ha previsto un rafforzamento a partire dalla prossima settimana al Pronto soccorso di Piario, per garantire la presenza di due medici in contemporanea nella fase centrale della giornata, tra le 12 e le 16.
Attività nella norma all’Emergency Center di Humanitas Gavazzeni dove al momento «non è stato rilevato alcun incremento degli accessi dovuti a colpi di calore».
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