Caregiver, siglato un protocollo per costruire una «rete di assistenza»

L’ACCORDO. La firma all’Ats di Bergamo, con Elena Lucchini, assessore alla Famiglia e Paolo Franco, assessore alla Casa. «Migliorare la rete sociale».

Assistenza a disabili, anziani, persone fragili: nelle famiglie è sempre più diffuso l’impegno dei caregiver, molto spesso parenti che si dedicano a genitori, figli, coniugi bisognosi, a volte rinunciando al lavoro o costretti a ridurne l’orario, perché nessun altro potrebbe occuparsi del familiare che necessita di cure quotidiane. Mercoledì 26 aprile all’Ats di Bergamo è stato sottoscritto un Accordo di collaborazione che permetterà di creare un «network» a sostegno dei caregiver familiari per potenziare e migliorare la rete sociale e socio-assistenziale territoriale costituita da grandi capacità umane e professionali. All’incontro che ha portato alla sottoscrizione del protocollo hanno partecipato l’assessore regionale alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, Elena Lucchini, e quello alla Casa e housing sociale, Paolo Franco. In collegamento da remoto ha partecipato anche la ministra alla disabilità Alessandra Locatelli.

«Preziosa risorsa»

«Il protocollo sottoscritto a Bergamo, una provincia che dopo la pandemia ha saputo reagire con determinazione anche grazie alla sua rete sociale, va proprio in questa direzione e ci auguriamo possa essere una buona pratica di riferimento per l’intera realtà lombarda – ha sottolineato Lucchini – . Quella dei caregiver è una figura che la Regione Lombardia ha riconosciuto con una legge regionale e che ora deve trovare sempre maggior tutela e consapevolezza. Il caregiver è un attore attivo della rete dei servizi e una preziosa risorsa alla quale abbiamo voluto garantire, oltre alle risorse economiche anche un riconoscimento giuridico». Nel ringraziare le amministrazioni locali, le associazioni di volontariato, gli enti del terzo settore, i patronati, le fondazioni che a diverso titolo portano avanti una straordinaria attività di welfare territoriale l’assessore Lucchini ha evidenziato che il protocollo «propone una connessione che saprà integrare la cooperazione tra i diversi soggetti, monitorando i processi operativi e sensibilizzando sui bisogni e diritti dei caregiver: per contrastare l’isolamento sociale, individuare situazioni “invisibili”, favorire la salute delle persone curate e curanti. Una sfida complessa che insieme dobbiamo affrontare per far crescere la nostra comunità sempre più inclusiva e attenta ai bisogni».

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