Caro bollette, un salasso da 1.500 euro a famiglia. «In tanti ora rateizzano»

In Bergamasca i rincari di gas ed energia elettrica peseranno per oltre 700 milioni di euro. L’allarme delle associazioni dei consumatori.

Come nella morsa di una tenaglia. Alla luce degli ultimi aumenti dei prezzi delle materie prime tra energia e gas, la spesa annuale sostenuta dalle famiglie bergamasche per le bollette è destinata a lievitare e c’è già chi fa fatica a far quadrare i conti con i primi rincari applicati nel 2022. Il Governo ha annunciato un’azione di ampia portata tra i 5 e i 7 miliardi di euro per calmierare gli aumenti di luce e gas e si cercano risorse per coprire l’intervento, ma le associazioni bergamasche dei consumatori sono preoccupate. In tanti si sono già recati agli sportelli in questi giorni per chiedere supporto e chiarimenti sugli aumenti generalizzati e sulla possibilità di accedere a rateizzazioni.

«Con questi aumenti la spesa annuale per la bolletta elettrica per famiglia sarà di circa 823 euro, con una variazione del 68% in più rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2020 - 31 marzo 2021), corrispondente a un incremento di circa 334 euro in un anno – sottolinea Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo -. Per il gas, invece, la spesa della famiglia tipo ammonterà a 1.560 euro, con una variazione del 64% in più rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, un incremento di circa 610 euro in un anno . La situazione è allarmante per circa 470mila famiglie bergamasche (che si troverebbero a dover sostenere complessivamente rincari per oltre 700 milioni di euro, ndr), senza considerare l’inevitabile aumento dei prezzi dei beni al consumo. È urgente agire in maniera strutturale per calmierare i prezzi in questo settore, a partire dalla stabilizzazione delle misure finora adottate su oneri e Iva, prevedendo misure adeguate alle condizioni delle famiglie in base al reddito, anche attraverso detrazioni proporzionali».

La povertà energetica

E con la povertà energetica aumentata negli ultimi due anni, c’è gente costretta a spegnere il riscaldamento per poter mangiare. «Questo ci dicono molti utenti bergamaschi che si sono visti quadruplicare la bolletta e ci chiamano per capire come possano muoversi – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. L’incremento abnorme delle tariffe riguarda un servizio pubblico essenziale con ripercussioni pesantissime per i consumatori, le imprese e le attività in ogni settore, determinando un forte rialzo dei prezzi al dettaglio, con l’inflazione che a gennaio è aumentata del 4,8% e ricadute per 1.500 euro annui a famiglia in termini di maggiore spesa. Anche se slitta al primo gennaio 2024 il passaggio al mercato libero, è giunto il momento di fare le verifiche su altri gestori ed è opportuno promuovere un reclamo telefonico con il proprio gestore per farsi ridurre il prezzo. Un invito al reclamo da rimarcare, visto che i gestori non procedono alla riduzione dei costi di propria iniziativa . Stiamo assistendo consumatori che avevano stipulato telefonicamente un contratto vincolato per 24 mesi ma disatteso dal gestore, che applica aumenti prima della scadenza. C’è ancora molto da fare, soprattutto sul versante dell’informazione. I consumatori infatti sono ancora molto disorientati e scettici verso il mercato libero».

Come spalmare i costi

Sul tema dei rincari e della rateizzazione delle bollette si moltiplicano gli appelli delle famiglie bisognose. Molti sono in ginocchio e fanno leva appunto sulla possibilità di spalmare i costi, ossigeno puro in questo momento storico di emergenza economica e sociale. «Per le famiglie è prevista la possibilità di rateizzare le bollette in modo diverso rispetto a quello che è già possibile fare – evidenzia Gabriele Forcella, uno degli studi legali di riferimento dell’Unione bergamasca consumatori -. La legge che ha introdotto la nuova rateizzazione delle bollette (legge 234 del 30 dicembre 2021) prevede che in caso di inadempimento del pagamento delle fatture emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 per i clienti finali domestici di energia elettrica e di gas naturale, gli esercenti la vendita sono tenuti a offrire al cliente finale un piano di rateizzazione di durata non superiore a dieci mesi, che preveda il pagamento delle singole rate con una periodicità e senza applicazione di interessi a suo carico. Pertanto il consumatore che riceve una maxi bolletta o comunque una fattura che non può pagare deve aspettare la scadenza per richiedere la rateizzazione nel momento in cui il suo fornitore gli manderà un sollecito di pagamento, ma è evidente che ciò rappresenta una fonte di preoccupazione per il consumatore».

«Per questo motivo - conclude Forcella - l’Unione nazionale consumatori ha proposto le seguenti modifiche: poter rateizzare senza che la fattura debba scadere; prevedere una prima rata pari al 25% del totale (e non del 50%); stabilire la frequenza delle rate concordandola tra le parti; prevedere la possibilità di piani di rateizzazione superiori ai 10 mesi».

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