Covid, i contagi corrono tra i ragazzi: 40% in più rispetto agli adulti

In Lombardia Il report della Regione: la fascia 11-14 anni la più colpita. Sabato 19 marzo timida frenata del virus: in Bergamasca 472 infezioni e un morto.

Restano ancora i giovani il «serbatoio» in cui il virus pesca i nuovi contagi. Certo non con i numeri alle stelle di due mesi fa, al picco di Omicron; ma anche questo nuovo rimbalzo del virus – innescato dal mix tra rilassamento e la comparsa di Omicron 2 – vede valori epidemiologici più alti nella popolazione in età scolastica.

La conferma è in un recente report della Regione, che arriva sino alla settimana tra il 7 e il 13 marzo. In quegli ultimi giorni si sono contate 8.023 infezioni tra i bambini e gli adolescenti lombardi tra gli 0 e i 18 anni, equivalenti a un’incidenza di 466 nuovi casi ogni 100mila abitanti: si tratta di un valore del 30% superiore all’incidenza della popolazione complessiva (cioè calcolata sui lombardi di ogni età, dagli 0 ai 100 anni e oltre), che si attestava invece a quota 358. Di più: rielaborando i dati e «scompattandoli», emerge che nei lombardi oltre i 18 anni l’incidenza era di 334 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Il raffronto più preciso è presto fatto: la circolazione virale tra i minorenni era del 40% superiore a quella degli adulti. La fascia più colpita dal virus era in particolare quella dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, con un’incidenza a quota 529, seguita dalla fascia 6-10 anni (incidenza a 515) e dalla fascia 14-18 anni (incidenza a 504). La Regione sottolineava appunto che «il trend dei contagi risulta in aumento rispetto alla settimana precedente in tutte le fasce di età considerate»: valori che a partire dal 21 marzo saranno ricalcolati anche per la settimana 14-20 marzo, che prospetta una circolazione virale in ulteriore rialzo.

Il punto di sabato 19 marzo

Il bollettino di sabato 19 marzo ha consegnato però una timida frenata rispetto ai numeri rilevati negli ultimissimi giorni. In Bergamasca sono state diagnosticate 472 nuove infezioni (stesso dato di mercoledì), dopo due giorni oltre l’asticella del mezzo migliaio di nuovi contagi, mentre la somma regionale si abbassa a 8.052 nuovi casi (tra martedì e venerdì aveva oscillato tra i 8.183 e i 9.540 casi); sono stati 67.165 i tamponi refertati nell’intera Lombardia, col tasso di positività all’11,99%.

La circolazione virale tra i minorenni è stata del 40% superiore a quella degli adulti. La fascia più colpita dal virus è in particolare quella dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, con un’incidenza a quota 529, seguita dalla fascia 6-10 anni (incidenza a 515) e dalla fascia 14-18 anni (incidenza a 504)

In una settimana

Nell’ultima settimana la Bergamasca ha totalizzato 3.001 nuovi contagi, il 36,7% in più rispetto ai 2.195 dei sette giorni precedenti; la Lombardia è invece passata dai 34.496 casi del 6-12 marzo ai 50.127 del 13-19 marzo (+45,3%). L’incidenza della Bergamasca è adesso a 273 nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti, e resta comunque il secondo valore più basso d’Italia (solo la provincia di Cuneo, a quota 237, fa meglio). La Lombardia è a quota 503; fanno meglio solo la Valle d’Aosta (314) e il Piemonte (406), mentre l’Emilia-Romagna è praticamente allo stesso livello lombardo.

In ospedale

Il fronte ospedaliero conferma in chiave regionale una tendenza di crescita: se le terapie intensive ospitano 58 pazienti, senza variazioni per il secondo giorno consecutivo, nei reparti ordinari sono ora 880 i pazienti (22 in più di venerdì e 104 in più di sabato 12 marzo). Non si segnalano invece oscillazioni di giornata nelle principali strutture bergamasche. Il «Papa Giovanni» si mantiene a 46 pazienti ordinari e 6 in Terapia intensiva. All’Asst Bergamo Est restano 26 i ricoverati: 7 a Seriate (un paziente con sintomatologia Covid in Terapia intensiva e 6 «incidentalomi» nell’area per acuti), 12 acuti ad Alzano, 7 sub-acuti a Lovere. A inizio settimana risultavano ricoverati Covid anche al Policlinico San Marco, all’Humanitas Gavazzeni e all’Asst Bergamo Ovest. Fluttua ancora su numeri più contenuti la mortalità: nelle scorse ventiquattr’ore si sono contati 17 decessi per Covid in Lombardia, di cui uno in Bergamasca.

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