
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 30 Settembre 2025
Da Bergamo alla Bulgaria, in cento «seguendo» il Papa Buono: «Arricchiti dalla bellezza della fede»
IL PELLEGRINAGGIO DIOCESANO. Il bilancio di monsignor Pelucchi, Vicario generale della Diocesi, e di don Luca Della Giovanna, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei pellegrinaggi, al rientro dall’itinerario sulle orme di monsignor Roncalli, dal 1925 al 1934 visitatore e delegato apostolico in Bulgaria. Nel 2026 il pellegrinaggio ad Assisi per San Francesco.
«Al termine di questi tre giorni di pellegrinaggio, che sono stati vissuti con grande partecipazione, attenzione ed emozione da parte di tutti, sento che il tema che ha legato i vari incontri e le varie testimonianze è stato quello della bellezza. Abbiamo potuto gustare la bellezza del paesaggio e della natura di questa nazione e apprezzare la bellezza dei monasteri che hanno conservato le icone e gli affreschi del passato. Ma soprattutto torniamo a casa arricchiti dalla bellezza della vita di fede di questa Chiesa, di coloro che qui sono diventati Santi o si sono preparati a diventarlo». Monsignor Davide Pelucchi, Vicario generale della Diocesi di Bergamo, sceglie di soffermarsi sul concetto di bellezza per trarre un bilancio del pellegrinaggio diocesano in Bulgaria, promosso dall’Ufficio per la Pastorale dei pellegrinaggi e dall’agenzia di viaggi Ovet in occasione del centenario dell’ordinazione episcopale di monsignor Angelo Roncalli (19 marzo 1925) e del suo arrivo in Bulgaria come visitatore apostolico (25 aprile 1925). I cento pellegrini sono tornati a casa tra domenica 28 e lunedì 29 settembre, al termine di un’esperienza ricca di significato, sulle orme del Papa Buono bergamasco, San Giovanni XXIII.
I cento pellegrini sono tornati a casa tra domenica 28 e lunedì 29 settembre, al termine di un’esperienza ricca di significato, sulle orme del Papa Buono bergamasco, San Giovanni XXIII
«Il nostro grazie va a coloro che rendono bello il mondo con la testimonianza che offrono al Vangelo, che diventa impegno e responsabilità per tutti noi», riflette il Vicario generale, che nelle celebrazioni in Bulgaria si è soffermato su pazienza, bontà e coraggio, gli stili di vita di San Giovanni XXIII scelti come chiave di riflessione per il pellegrinaggio in questa terra così amata da Roncalli, ricordato ancora oggi con grande affetto dal popolo bulgaro. Il viaggio è stato infatti l’occasione per approfondire l’esperienza spirituale, pastorale e diplomatica del futuro Papa (in Bulgaria dal 1925 al 1934), grazie a momenti significativi come gli incontri con il missionario passionista padre Paolo Cortesi, bergamasco di Carobbio, e con il Vescovo eparchiale di Sofia monsignor Petko Valov, e le visite alla nunziatura, alle case in cui ha vissuto monsignor Roncalli e alle Suore Eucaristine. Ma anche per conoscere la storia e la cultura della Bulgaria, visitando i monasteri ortodossi di Rila e Backovo e le città di Sofia e Plovdiv.
«La non conoscenza ci tiene distanti, invece come ci ha insegnato Roncalli la conoscenza più vicina permette di amare e riconoscere chi è diverso da noi»
«È stata una bella scoperta perché quando si conoscono le realtà si è più portati ad apprezzarle - commenta don Luca Della Giovanna, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei pellegrinaggi -. La non conoscenza ci tiene distanti, invece come ci ha insegnato Roncalli la conoscenza più vicina permette di amare e riconoscere chi è diverso da noi. Questi pellegrini, cento come gli anni trascorsi dall’arrivo di Roncalli a Sofia, hanno potuto gustare luoghi e spiritualità della Bulgaria. Anche questo è un segno del nostro Papa Giovanni, che davvero ci ha portati fino a qui per portare avanti la sua eredità fatta di incontro tra di noi, tra Chiese e tra popoli». Esprime soddisfazione anche Paolo Morosini, referente per i viaggi di gruppo di Ovet: «Un pellegrinaggio significativo, per gli incontri, la spiritualità e le visite».
Nel 2026 pellegrinaggio ad Assisi per San Francesco
Nel frattempo si guarda al futuro: «Il pellegrinaggio del settembre 2026 sarà sui luoghi francescani, visto che l’anno prossimo si celebra l’ottocentesimo anniversario della morte del poverello di Assisi - annuncia don Della Giovanna -. Come Diocesi faremo questo percorso, andando ad Assisi, nella Valle Reatina, a La Verna, nei luoghi più cari alla tradizione francescana, che sono un ulteriore scrigno di spiritualità e preghiera».
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