Da Bergamo vola all’Expo di Dubai
«Vi racconto il mio tirocinio con UniBg»

Ilaria De Capitani, 24 anni, che frequenta la magistrale di Lingue è stata scelta tra 300 candidati. Trascorrerà tre mesi negli Emirati Arabi.

Dall’Erasmus in Estonia al tirocinio a Dubai il passo è stato breve per Ilaria De Capitani, studentessa di Lingue all’Università di Bergamo. La ventiquattrenne di Calolziocorte fa parte del primo contingente italiano approdato negli Emirati Arabi per Expo 2020. Ha aderito al bando della Fondazione Crui ed è stata selezionata tra 300 studenti per un tirocinio di tre mesi presso il Commissariato generale italiano a Dubai. «Stavo concludendo l’Erasmus in Estonia – racconta –, quando mi è arrivata notizia del bando Crui. Ho inviato il curriculum e in tre settimane ho avuto la risposta. Giusto il tempo di rientrare in Italia, fare le valigie e ripartire».

L’intraprendente studentessa è iscritta alla magistrale per la cooperazione internazionale e conta di laurearsi entro il prossimo anno, nel frattempo fa esperienza all’estero. «Il nostro qui a Dubai è un lavoro preparatorio. Expo sarà inaugurata in ottobre, il padiglione italiano è in fase di costruzione. Con altre due studentesse italiane sono impegnata nella comunicazione e nella redazione di documenti destinati a chi parteciperà a Expo. Affianchiamo il commissario Marcello Fondi quando viene a Dubai, lo seguiamo negli incontri e lavoriamo ai report per sponsor e fornitori» spiega Ilaria, che si occupa anche di realizzare video e interviste per l’account ufficiale del Commissariato italiano su Instagram.

«Dubai è una città unica – racconta la studentessa – piena di opportunità e di cose da fare. Quando non lavoriamo c’è l’imbarazzo della scelta». Nel fine settimana le tre tirocinanti – che condividono un appartamento a una ventina di minuti a piedi dal loro ufficio – ne approfittano per visitare la città e i dintorni («siamo state ad Abu Dabi e in Oman») o si concedono una giornata al mare. «Qui sembra di stare in una capitale europea, a parte il clima. Gli stranieri sono molti, l’80% dei residenti sono immigrati, in prevalenza pachistani e indiani. Le donne emiratine portano il burqa ma molte vestono all’occidentale, e non ci sono problemi di convivenza. Il problema principale è il costo della vita, molto più alto che in Italia. Per fortuna c’è la borsa di studio dell’Università di Bergamo che mi sostiene».

L’Expo di Dubai è dedicata ai temi dell’innovazione e della sostenibilità per la salvaguardia del pianeta. «Sarà un hub tecnologico, un’esposizione più che una fiera, molto diversa da quella che abbiamo visto a Milano – spiega Ilaria De Capitani –. Il padiglione italiano è dedicato alla “Bellezza che unisce le persone”, vuole mostrare le competenze e i talenti italiani che potranno dare nuove opportunità allo sviluppo e alla salvaguardia del nostro pianeta».

Ilaria tornerà a casa a Pasqua, non avrà l’opportunità di vedere il sito Expo finito. «Mi piacerebbe tornare a Dubai, se ci saranno le condizioni lo farò». Intanto pensa al futuro. Un master a Bergamo in diritto delle migrazioni, e poi un tirocinio all’Onu o all’Unione europea. In alternativa un lavoro in Italia «che mi faccia viaggiare». A 25 anni da compiere è già cittadina del mondo.

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