
Cronaca / Bergamo Città
Sabato 14 Giugno 2025
Da Leopardi all’Ia fino a Pitagora. Esami di terza media per 11.404 alunni bergamaschi
A SCUOLA. Prove al via in ordine sparso negli istituti della città. Si chiuderanno entro il 30 giugno. I presidi: «È il primo vero test per i ragazzi, c’è emozione».
Analisi di un testo di Pirandello e di Leopardi, ma anche riflessioni sull’Intelligenza artificiale. tra opportunità e minaccia, e sulla violenza di genere. Non sono mancate poi tracce che hanno chiesto racconti di esperienze personali che hanno cambiato la vita, e poi problemi sul teorema di Pitagora e sulle funzioni, mentre per le lingue straniere la comprensione di un testo con risposte aperte. In ultimo una prova orale con tanto di argomentazione del percorso fatto partendo da un documento dato che spazia dai cambiamenti climatici alle ultime frontiere della tecnologia, come droni e robot.
L’esame di terza media in Bergamasca
È una prova di maturità in formato ridotto quella che stanno affrontando in questi giorni gli studenti di terza media, che per la nostra provincia sono 11.404. Di questi, 10.178 frequentano scuole statali mentre i restanti 1.226 sono iscritti a scuole paritarie. In calo il numero degli studenti delle scuole statali che, stando ai dati dell’anno scorso, erano 10.371. Una flessione comunque in linea con il calo demografico generale registrato nella provincia. L’esame conclusivo del primo ciclo dell’istruzione anche quest’anno è strutturato su tre prove scritte e un colloquio orale da svolgersi tra la fine delle lezioni e il 30 giugno 2025. Il Ministero non ha fissato date precise, motivo per cui ogni Istituto comprensivo è libero di organizzarsi come meglio crede purché venga rispettato il termine ultimo.
«Anche l’emotività gioca un ruolo fondamentale: è la prima vera prova in cui sono chiamati a gestire lo stress, organizzare il tempo e confrontarsi con un contesto meno protetto del solito»
Un banco di prova
L’esame di terza media, come del resto quello della maturità, non è solo una verifica delle conoscenze acquisite nelle diverse discipline, ma è anche, e forse soprattutto, un banco di prova, un vero e proprio spartiacque tra l’infanzia e l’adolescenza e proprio per questa sua valenza continua a essere visto in modo positivo. «Terminate le prove scritte, sono in corso di svolgimento gli orali – conferma il dirigente dell’I Mazzi, Andrea Pioselli -. Per quanto le percentuali degli alunni bocciati siano davvero irrisorie, l’esame di terza media mantiene intatto il suo significato simbolico, vale a dire quello di una prova che deve essere superata con tutto il carico di impegno e anche, certamente, di preoccupazione. È un passaggio di rito – sottolinea ancora il dirigente – e gli studenti lo vivono con la giusta concentrazione. La tensione al momento dell’esame, se viene vissuta con il giusto equilibrio, è positiva e aiuta a crescere».
«Momento di grande valore»
Esami in corso anche all’IC Camozzi: «È la prima vera prova che i ragazzi affrontano e quindi è un po’ un rito di iniziazione a una fase nuova della vita – commenta la dirigente Barbara Mazzoleni -. Al di là delle conoscenze e della capacità che i ragazzi dimostrano di avere, questo esame ha un significato anche emotivo di prova e di occasione per gli studenti di valorizzare quello che è stato il proprio percorso di crescita». «Gli esami di terza media rappresentano un momento di grande valore – ribadisce la dirigente dell’Ic De Amicis, Maddalena Dasdia –. Non si tratta solo di una verifica delle conoscenze acquisite, ma di un passaggio simbolico verso una nuova fase della crescita personale e scolastica. È un’occasione per mettere alla prova l’impegno, la responsabilità e la capacità di affrontare le sfide, qualità fondamentali per affrontare il futuro con consapevolezza».
«Una grande occasione»
Esami di terza media anche per gli studenti delle cinque scuole dell’Opera Sant’Alessandro, per un totale di oltre 200 studenti di 9 sezioni: Istituto Maria Consolatrice di Cepino (Sant’Omobono), Istituto Sacro Cuore di Villa d’Adda, Istituto Bambino Gesù del quartiere Carnovali a Bergamo, Scuola Capitanio in via Sant’Antonino e Collegio Vescovile di via Garibaldi. «I nostri studenti sono molto emozionati – ha sottolineato Raffaella Carissimi, dirigente dell’Istituto Bambino Gesù –. Del resto, gli esami di terza media rappresentano una grande occasione per mettere in luce non solo le conoscenze, ma anche le competenze trasversali acquisite dai ragazzi, in particolare il pensiero critico. Anche l’emotività gioca un ruolo fondamentale: è la prima vera prova in cui sono chiamati a gestire lo stress, organizzare il tempo e confrontarsi con un contesto meno protetto del solito». Non ultimo arriva l’augurio del rettore dell’Opera, don Emanuele Poletti: «Il nostro motto “Qui si diventa grandi” vuole essere un augurio autentico: crescere non solo fisicamente, ma anche culturalmente e interiormente. Ci auguriamo che i nostri studenti continuino a diventare grandi facendo tesoro delle conoscenze, dei valori e delle relazioni costruite nel loro percorso scolastico».
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