Da oggi vaccinazione eterologa per 3.858.
Remuzzi: «Così protezione migliore»

Tanti erano i bergamaschi under 60 con prima dose AstraZeneca, bloccati dal 12 giugno al 16. Entro lunedì per tutti richiamo con Pfizer o Moderna. Il direttore del Mario Negri: «Buona idea, lo dicono gli studi».

Si riparte, e a passo rapido. La rincorsa all’immunità riprende anche per gli under 60 che avevano ricevuto AstraZeneca come prima dose: da oggi e fino a lunedì 21 giugno, la rete vaccinale bergamasca recupererà 3.858 persone i cui appuntamenti erano stati «congelati» – tra sabato 12 giugno e ieri – dopo il cambio di rotta imposto dalla triangolazione tra ministero della Salute, Comitato tecnico scientifico e Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Riceveranno come seconda dose un vaccino a mRna, dunque Pfizer (le cui disponibilità sono più abbondanti) o Moderna. La nuova progressione è un gioco d’incastri apparentemente facile sul calendario e in realtà complesso per bilanciare tutte le variabili, dalla disponibilità dei vaccini agli altri appuntamenti già fissati per la normale prosecuzione della campagna: oggi si recuperano le vaccinazioni programmate inizialmente per sabato 12 giugno, domani tocca a chi era in lista domenica 13 giugno, sabato 19 giugno si recupera l’attività di lunedì 14 giugno, domenica 20 giugno è il turno dei prenotati per martedì 15 giugno, lunedì 21 giugno si chiude inoculando la platea di mercoledì 16 giugno.

«Questo il calendario in linea di massima», è quanto illustrato ieri dall’Ats di Bergamo in una nota, «fatte salve alcune situazioni specifiche che vengono comunicate direttamente ai cittadini». Per Arrigo Paciello, responsabile del servizio farmaceutico dell’Agenzia di tutela di salute, «la riorganizzazione operata da Ats Bergamo ha puntato a ridurre al minimo i disagi per i vaccinandi. Rispetto all’indicazione generale per cui la vaccinazione saltata sarebbe stata recuperata dal cittadino a cinque giorni rispetto al primo appuntamento nella stessa sede e alla stessa ora, abbiamo interpellato tutti gli erogatori pubblici e privati per capire gli eventuali disagi e prevedere le idonee soluzioni». È servita sinergia, per approntare la nuova road map: «Una volta capite le criticità principali, ad esempio le agende fissate sui fine settimana, impegni personali assunti in precedenza dai cittadini coinvolti e situazioni particolari», aggiunge l’Ats, «gli erogatori hanno dato ad Ats Bergamo la disponibilità a gestire queste problematiche».

La potenza di fuoco

La ripartenza bergamasca s’inserisce nel quadro della svolta regionale. Da oggi, infatti, le vaccinazioni eterologhe per i cittadini under 60 inoculati in prima dose con AstraZeneca saranno a pieno regime su tutto il territorio lombardo. Oggi, appunto, stima la Direzione generale Welfare, in tutta la regione saranno 17.733 i cittadini che riceveranno il richiamo con un vaccino Pfizer o Moderna, ed entro lunedì verranno recuperate tutte le 42 mila inoculazioni bloccate tra il 12 giugno e ieri. «A permettere questo rapido recupero – rimarca la Regione – la capacità organizzativa e le potenzialità dei centri vaccinali dove domani sono previste più di 113.000 somministrazioni». «Ho chiesto e ottenuto da Aifa le rassicurazioni sul vaccino da fare per le persone al di sotto dei sessant’anni che avevano ricevuto come prima dose AstraZeneca – è il punto di Letizia Moratti, vicepresidente della Regione e assessore al Welfare -. Ottenute queste rassicurazioni a tutela dei cittadini lombardi, abbiamo dato il via libera alle vaccinazioni eterologhe. Entro lunedì recupereremo le 42 mila dosi che avrebbero dovuto essere fatte con AstraZeneca. Grazie ai nostri medici, infermieri e a tutto il personale che con grande impegno e dedizione continua a seguire la campagna vaccinale».

Al netto dello stand-by di AstraZeneca, tra l’altro, già da lunedì la «macchina» ha ripreso a macinare numeri importanti anche sui richiami: se sabato e domenica in Bergamasca si erano registrate rispettivamente 338 e 125 seconde dosi, lunedì 14 giugno si è saliti a 5.399 e martedì 15 giugno se ne sono aggiunte altre 5.319, secondo le cifre del portale della Regione. Un’accelerata comune alle altre province: complessivamente a livello regionale, i 2.871 richiami di sabato e i 1.646 di domenica sono stati seguiti dai 45.175 di lunedì e dai 48.695 di martedì.

«Eterologa, una buona idea»

Il richiamo con un vaccino a Rna messaggero, per chi al di sotto dei 60 anni come prima iniezione aveva avuto AstraZeneca, è «una buona idea» secondo Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, intervenuto sul tema ieri al telegiornale delle 12 di Bergamo Tv. Le conoscenze finora a disposizione, ha spiegato Remuzzi al tg, indicano che «la seconda dose con un altro vaccino offre una protezione migliore, e probabilmente protegge anche nei confronti delle varianti. Per lo meno è così negli studi di laboratorio: quando si infettano le cellule di coltura con il virus, si vede che il siero di chi ha ricevuto la vaccinazione eterologa è capace di neutralizzare un virus. Nessuna paura o preoccupazione, le cose cambiano mano a mano che le impariamo».

Sull’eventualità del terzo richiamo, invece, «a oggi non si può ancora dire nulla – ha aggiunto Remuzzi -, se non sulla popolazione a rischio: certamente loro potranno fare il richiamo. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) è uscito un importante lavoro di nefrologia che dimostra che per i pazienti che hanno avuto un trapianto e fanno una terapia immunosoppressiva, quindi con una risposta immune meno vivace, probabilmente sarà necessaria una terza dose. Non è sicuro, ma è verosimile che si debba applicare anche ad altri pazienti con ridotta risposta immune».

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