Ecco i 12 progetti inediti dei primi sei mesi da Capitale della Cultura

Bergamo-Brescia 2023. Al Teatro Sociale un’anteprima del palinsesto. «Una produzione vasta e di alto profilo».

Capitale Italiana della Cultura 2023 si declinerà in un programma di un centinaio di grandi progetti cui faranno da corollario altre 500 iniziative che prenderanno corpo nel corso dell’anno grazie a tante realtà che hanno fatto rete e progettato insieme: fondazioni, associazioni, enti pubblici, imprese, università. Dopo la presentazione – una decina di giorni fa a Milano – dei progetti finanziati per 3,5 milioni di euro da Fondazione Cariplo insieme alle Fondazioni di Comunità di Bergamo e Brescia, ieri sera al Teatro Sociale di Bergamo è stata la volta di dodici progetti inediti, tutti in programma nei primi mesi del 2023. «Con questo primo incontro di avvicinamento alla Capitale della Cultura – ha spiegato Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo – vogliamo raccontare quell’idea di cultura come forza rigeneratrice, sociale ed economica, che sta alla base di questo complesso processo. È stato uno sforzo collettivo, cresciuto dal basso, che ha generato una vasta progettualità e che punta a una produzione culturale di alto profilo».

Le iniziative illustrate ieri sono in buona parte frutto della stretta collaborazione tra Bergamo e Brescia. È il caso del Festival organistico internazionale Città di Bergamo, che approderà anche a Brescia, e di «PedalIter», che vedrà esibirsi gli organisti in dieci località lungo la Ciclovia della Cultura, in chiese che custodiscono strumenti di alto valore. L’ Ateneo di Scienze, Lettere e Arti, di concerto con quelli di Brescia e Salò, ha creato un modello di indagine per produrre «giacimenti» permanenti di informazioni storiche con la finalità di dimostrare le potenzialità dei luoghi. Una mappatura digitale consultabile sul sito web dell’Ateneo.

Il Patronato San Vincenzo di Bergamo, con l’associazione True Quality di Brescia, presenta «Questi siamo noi», un progetto coordinato di arte pubblica con una particolare attenzione ai soggetti fragili. Opere murali, lascito permanente per le due città, e opere temporanee di poster art, con laboratori che favoriscano la partecipazione attiva dei due territori e momenti pubblici di riflessione.

Darà luce al vasto patrimonio artistico di cui le diocesi sono custodi il progetto «Le Vie del Sacro» a cura della Fondazione Bernareggi. Giovani under 30 saranno appositamente formati per una narrazione polifonica dei beni culturali conservati nelle chiese, nei monasteri e nei musei diocesani, troppo spesso sconosciuti e poco valorizzati.

Street art e basket di strada uniscono le forze nel progetto «Street Art Ball project - Arte e sport al servizio delle comunità» messo a punto dall’impresa sociale HG80 che progetterà sei «campetti» da pallacanestro tra Bergamo e Brescia, ognuno dei quali sarà reso unico dalla creazione di uno street artist.

Cooperativa Ruah e Fondazione Nigrizia onlus, presentano «Ciac 2023» che unisce Iff-Integrazione film festival e il festival Afrobrix mantenendo la programmazione nelle due città di riferimento e promuovendo eventi collaterali, mostre, laboratori e workshop nelle due province.

«Giorni muti, notti bianche. Il tempo della cura» del Centro Isadora Duncan è un progetto teatrale ideato da infermieri e medici del Pronto Soccorso dell’ospedale di Bergamo con l’obiettivo di raccontare l’esperienza tragica ma anche profondamente umana vissuta nel marzo 2020, con la prima ondata del Covid. Uno spettacolo teatrale – diretto da Silvia Briozzo e con la partecipazione del musicista Gianluigi Trovesi – nel quale autori e attori sono gli stessi infermieri e medici dell’ospedale. Correda il progetto un docufilm che sarà presentato nelle biblioteche bergamasche e bresciane.

Al Daste e Spalenga va in scena «Intra - Relazioni Contemporanee», iniziativa che si propone di porre l’attenzione su artisti e curatori che lavorano con la New Media Art. Lo spazio ospiterà diverse esposizioni che daranno spazio, tra gli altri, a giovani artisti e a studenti dell’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara, occasioni per approfondire la nuova scena della sperimentazione digitale e audiovisiva.

Associazione Marketing +39 presenta «I compassi d’oro», un focus sui 25 prodotti di design realizzati dalle aziende dei due territori che si sono aggiudicati l’omonimo premio, dimostrando la vocazione innovativa della produzione manifatturiera delle due città. Oltre ad una mostra espositiva, ideata e allestita in collaborazione con Adi (Associazione per il disegno industriale) al Palazzo della Ragione da marzo a giugno, si terranno forum tematici.

Il «Racconto di due città» è un progetto di Lab 80 film in collaborazione con Fondazione Brescia Musei -Cinema Nuovo Eden e nasce con l’obiettivo di raccogliere, salvaguardare e valorizzare documentazione audiovisiva inedita relativa ai territori bresciani e bergamaschi. La fonte prescelta sono i film amatoriali e di famiglia: un patrimonio inestimabile fatto di microstorie, memorie dal basso che rivivono trasformandosi in narrazioni identitarie aperte alla comunità. Due le fasi del progetto: da una parte la raccolta, catalogazione e digitalizzazione gratuita di film amatoriali e di famiglia inerenti ai territori di Brescia; e la creazione di nuove opere audiovisive affidate a giovani artisti e filmmaker.

«Slow Emotion» del Teatro ex Drogheria, è un progetto di valorizzazione territoriale che collega le città di Bergamo e Brescia attraverso un viaggio-spettacolo a bordo di un autobus che collega le due città, ma anche le periferie e i luoghi meno conosciuti, alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, naturalistiche e storico-antropologiche dei territori di confine. Autostoppisti-performer allieteranno i «turisti-spettatori» con racconti di leggende, storie ed eventi caratteristici dei luoghi attraversati. Durante il viaggio non mancheranno momenti conviviali, per poter gustare le delizie del territorio.

«Un altro lunedì» è il titolo del progetto di Tartaruga Aps. Il teatro di narrazione si mette al servizio del mondo del lavoro per raccontare territorio, persone e fatti della produttività attraverso l’esperienza dell’imprenditoria femminile. Con il sostegno di Cna Bergamo e la collaborazione della Camera di Commercio è nato uno spettacolo dove la capacità di evolvere, la resilienza, l’invenzione del mondo femminile diventano modelli di innovazione. Storie uniche di 12 imprenditrici che possono diventare motivo di ispirazione per il futuro.

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