Eldin, dalla guerra a Bergamo. Vinse la leucemia, morto di Sla

La storia. Da bambino era arrivato a Bergamo per curarsi e scappare dalla guerra. Qui aveva trovato anche l’amore, una famiglia e una vita felcie. ma un’altra terribile malattia non gli ha dato scampo, a 36 anni.

Il destino si accanisce contro alcune persone e non c’è un perché. Quando il peggio sembra ormai alle spalle, una nuova mazzata è dietro l’angolo pronta a colpirti e può essere quella fatale. Nel 1994 il corrispondente di Radio Vaticana lanciò un appello dalla Bosnia morsa dalla guerra: quattro bambini bloccati nel nord del Paese andavano trasportati con urgenza in uno Stato in grado di curarli. Erano affetti da forme di leucemia grave.

Alla richiesta rispose subito l’Associazione Paolo Belli e i quattro piccoli arrivarono nella nostra città il 3 giugno 1994, accompagnati ognuno da un genitore. Più tardi furono raggiunti dagli altri familiari perché tra questi è più probabile trovare midolli compatibili da trapiantare nei malati. I bambini erano in cura agli allora Ospedali Riuniti e al San Gerardo di Monza, ai tempi più attrezzato per eseguire la trasmissione di midollo. Le terapie andarono bene ma Mirel non superò la dura prova: lasciò questa terra poco tempo dopo. Era arrivato dalla Bosnia già molto debilitato.

Tra i piccoli c’era anche Eldin Salkicic. Occhi vispi e luminosi, si portava appresso la ferita del tumore al sangue e un’altra grande: era infatti orfano di padre, ucciso in guerra. Ma guarì dalla leucemia e si stabilì a Bergamo con la mamma Ajka e la sorella Sabina. La vita sembrava essersi rimessa sui binari buoni. Durante le vacanze estive nella sua Bosnia, 18 anni fa, conobbe quella che sarebbe diventata sua sposa, Adela. Non si lasciarono più. Dal matrimonio nacquero un figlio che oggi ha 11 anni e una figlia di 8.

A Bergamo la famiglia si era ben integrata, trovando lavoro e amicizie. Quando l’esistenza era tornata a sorridere, due anni fa il destino cattivo è uscito dal suo guscio e si è presentato di nuovo a Eldin e ai suoi cari: sintomi pessimi e diagnosi terribile, la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica). Non ha potuto essere sottoposto nemmeno alle cure che gli avrebbero prolungato la vita perché incompatibili con l’assenza della milza della quale era stato privato durante le terapie contro la leucemia. Eldin, generoso e legatissimo alla sua famiglia, è morto ieri all’Hospice di Borgo Palazzo, con a fianco la sua Adela. Avrebbe compiuto 36 anni il prossimo 26 settembre. Quante sofferenze in un tempo così breve. Ma anche quanto amore.

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