Emilia Romagna, gli alpini partiti domenica all’alba con la colonna mobile provinciale

I SOCCORSI. Dieci volontari hanno raggiunto Sant’Agata sul Santerno per aiutare le popolazioni colpite. Già sul posto sommozzatori di Treviglio e Orobie Soccorso.

La partenza domenica alle 4: la colonna mobile provinciale di Protezione civile porterà aiuto alle zone dell’Emilia Romagna più colpite dall’alluvione. Dopo la drammatica fase iniziale di soccorso alle persone, ora le operazioni si fanno più «di terra», con la rimozione del fango. E dalla Lombardia è pronto il primo gruppo di 30 volontari, tra cui dieci bergamaschi: «Per il primo turno di quattro giorni partiranno volontari dell’Ana e dell’Aib di Castelli Calepio – spiega il consigliere provinciale delegato alla Protezione civile, Massimo Cocchi –. Saranno destinati al Comune di Sant’Agata sul Santerno».

Fango e detriti

Meno di tremila abitanti, in provincia di Ravenna, il paesino presenta una situazione critica: «Dalle informazioni che abbiamo non ci sono luce né acqua potabile – aggiunge Cocchi –. Per essere ancora più rapidi nell’intervento, i volontari non monteranno un campo, ma saranno ospitati in edifici pubblici». Insieme ai volontari partirà la funzionaria provinciale Laura Corno. Il gruppo bergamasco aiuterà prima di tutto con lo svuotamento delle abitazioni dal fango e dai detriti. Sabato, al centro polifunzionale di emergenza di Azzano San Paolo, sono stati preparati mezzi e attrezzature: «Da Bergamo partiranno un autocarro, due fuoristrada, due pick-up e 6-7 pompe, più generatori e torri faro per illuminare le aree – spiega il responsabile del Servizio di Protezione civile di Via Tasso, Renato Righetti –. Abbiamo seguito le indicazioni dalla Regione: fortunatamente abbiamo una buona dotazione di attrezzature». E una grande generosità delle persone: «Abbiamo ricevuto moltissime disponibilità a partire, ci muoveremo a rotazione», aggiunge Righetti. Ogni 4 giorni è previsto il «cambio di turno» con altre Province (con noi si alterneranno Pavia, Monza e Brianza e Milano).

Ricostruzione lunga

I primi, si diceva, saranno gli alpini della sezione di Bergamo. «È un intervento in un’area vasta – commenta Alessandro Arrigoni, neo coordinatore della Protezione Civile della sezione Ana di Bergamo – dove le case sono finite sotto l’acqua, ci sono strade da ripristinare, riportare l’energia elettrica alle abitazioni. Dopo l’emergenza il lavoro di ricostruzione sarà lungo». Gli alpini di Bergamo opereranno anche con la colonna nazionale dal 24 al 28 maggio a Forlì, tra loro 10 volontari specializzati nella movimentazione materiali; altri dieci faranno parte della colonna regionale della Lombardia con cui l’Ana ha stretto una convenzione. Questi volontari raggiungeranno Bagnocavallo il 24 per un primo turno fino al 28.

La raccolta fondi

«Gia nei giorni dell’adunata di Udine – sottolinea il presidente sezionale Ana Giorgio Sonzogni – è arrivato l’allerta e abbiamo subito offerto la nostra disponibilità, come sempre. Siamo nella fase dell’emergenza, la situazione nella zona è particolarmente complicata e le squadre di Protezione Civile dell’Ana continueranno ad operare sino a quando sarà necessario. Una volta cessata l’emergenza, però, sarà importante avviare una imponente operazione sia per ripristinare condizioni di sicurezza dell’alveo dei fiumi, sia, soprattutto, per rimediare alle devastazioni causate dalla massa di acqua e fango che ha travolto abitazioni e aziende. Molti amici alpini, non appartenenti alla Protezione civile, mi stanno chiedendo come aiutare. Per ora è opportuno che partano le “tute gialle” con la penna nera». La sezione ha deciso di promuovere una raccolta specifica di fondi a cui è possibile contribuire utilizzando il seguente conto, intestato a Ana Sez di Bergamo, Iban IT42E0538711111000042568245. Causale: Alluvione Emilia Romagna.

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