Esame di maturità, maglie più larghe
per reclutare i presidenti di commissione

L’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo ne deve individuare ancora 95 prima del 17 giugno. Pubblicati ieri i nuovi criteri di selezione: potranno essere coinvolti anche i docenti con meno di 10 anni di servizio.

Maglie più larghe per l’individuazione dei presidenti di commissione per il prossimo Esame di Stato: è di ieri pomeriggio l’ordinanza del Ministero all’Istruzione scritta per aiutare gli Uffici scolastici regionali, responsabili delle selezioni, a individuare i presidenti di commissione per l’esame che ormai è alle porte. Il 17 giugno, data dell’inizio delle prove di Maturità, in Bergamasca dovranno essere pronti a guidare le commissioni 205 presidenti, ma a oggi ne mancano ancora 95.

Finora gli Uffici potevano destinare a questo ruolo i dirigenti scolastici oppure, su base volontaria, i docenti in pensione o con almeno dieci anni d’esperienza di insegnamento. Con le nuove indicazioni del Ministero gli Uffici potranno provvedere alle nomine del personale non inserito nell’elenco regionale dei presidenti e che non abbiano presentato istanza di partecipazione. I dirigenti degli Uffici scolastici regionali, in caso di ulteriori necessità, potranno acquisire anche i nominativi dei docenti che, purché confermati in ruolo e non impegnati come membri interni di commissione, non abbiano ancora maturato i dieci anni di servizio in ruolo, ma anche le domande a presidente di professori universitari di prima e seconda fascia, di docenti di ruolo presso le istituzioni Afam (Alta formazione artistica musicale), di ricercatori di tipo A e B.

Qualora poi non ci fossero ancora abbastanza presidenti, gli Usr potranno procedere all’assegnazione dei presidenti già designati a un’ulteriore commissione, a patto che questa si trovi nello stesso istituto oppure nelle scuole vicine. Infine, in caso di necessità gli Uffici saranno autorizzati a ricorrere a ulteriori messe a disposizione del personale docente. Nel frattempo le scuole hanno iniziato a organizzarsi. «Abbiamo avuto una circolare di chiarimento da parte del Ministero – spiega Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo - che ha puntualizzato alcuni aspetti che riguardano le commissioni. Per esempio il fatto che i docenti che fanno parte di quella categoria di lavoratori considerati fragili (con patologie pregresse, per esempio, ndr), potranno prender parte ai lavori delle commissioni da remoto, in modalità on line. Ovviamente queste situazioni dovranno essere regolamentate da una adeguata documentazione sanitaria, da certificati dell’autorità sanitaria».

La scuola bergamasca sta predisponendo ogni cosa per far sì che gli esami possano essere svolti in condizioni di massima sicurezza. «Abbiamo organizzato incontri – continua - sia con i dirigenti scolastici che con gli Rspp (Responsabile del servizio di prevenzione e di protezione) di tutte le scuole statali e paritarie, insieme al dottor Sergio Piazzolla di Ats, per organizzare le procedure di sicurezza a trecentosessanta gradi, sia dal punto di vista personale che di messa in sicurezza e igienizzazione degli spazi. Avevo richiesto questa collaborazione con Ats e abbiamo avuto una risposta molto positiva, con il supporto di esperti di medicina di prevenzione per accompagnare le scuole in questo cammino». I lavori delle commissioni inizieranno il 15 giugno. «Ogni commissione – conclude Graziani – predisporrà il calendario delle prove, sulla base del quale gli studenti verranno convocati a scuola. Potranno presentarsi a scuola con un anticipo di massimo 15 minuti rispetto all’ inizio del loro colloquio. Ci sarà uno spazio per gestire eventuali arrivi in anticipo, spazi che verranno attrezzati, preferibilmente all’esterno (tempo permettendo) oppure all’interno delle scuole; una sorta di sala d’attesa in sicurezza.

All’interno delle commissioni tutti dovranno mantenere le distanze di sicurezza, fissate a 2 metri per evitare contatti stretti. Ovviamente dovranno essere utilizzati i dispositivi di protezione individuale, come mascherina e gel. Il candidato potrà togliere la mascherina mentre parla. Tra una sessione e l’altra verrà effettuata una pulizia degli ambienti e degli strumenti usati da candidato. Sarà importante l’areazione dell’ambiente, non con flussi d’aria ma al naturale. Verrà anche individuato nelle commissioni il cosiddetto “distanziatore accogliente”, qualcuno che si preoccuperà di far mantenere le distanze di sicurezza».

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