Esenzioni ticket, battaglia sulle multe. I sindacati: «Vanno congelate»

Il caso Ingiunzione di Ats per chi ha usufruito indebitamente dell’esenzione. Cgil, Cisl e Uil incalzano: «Aspettiamo la sanatoria promessa dalla Regione».

«Sono già in precarie condizioni di salute, in più si trovano in balia di un ginepraio burocratico». Cgil, Cisl e Uil descrivono così i cittadini (già oltre una cinquantina, su circa 3.500 casi stimati in Bergamasca) che in questi giorni, preoccupati, si stanno rivolgendo ai sindacati. Ad agitarli è la lettera di Ats che ingiunge il pagamento della sanzione per aver usufruito indebitamente dell’esenzione del ticket sanitario, anche se nel frattempo il ticket è stato pagato. «Pratiche fino a 1.500 euro, perché il costo del ticket praticamente si raddoppia con la sanzione. Cifre che persone già fragili non possono sostenere. I casi che arrivano da noi sono solo la punta dell’iceberg, chissà quanti ce ne sono – fanno presente le sigle sindacali –. Queste persone non sono “furbetti”, sono cadute nella trappola di una norma complessa». La richiesta dei sindacati ad Ats è quindi di «congelare» la situazione, visto che in Regione si sta ragionando di un imminente correttivo, cioè il ripristino anche per il 2021 della «sanatoria» delle sanzioni (il cosiddetto «ravvedimento operoso») che negli ultimi anni è sempre stata varata da Palazzo Lombardia.

«Una parte dei cittadini destinatari dei verbali si trova in obiettive difficoltà a far fronte ai pagamenti di importo elevato, per questo chiediamo anche di favorire e ampliare le possibilità di accesso alle rateizzazioni»

«Siamo pertanto a richiedere, in attesa del testo ufficiale della norma preannunciata – scrivono Cgil, Cisl e Uil unite – di congelare la situazione attuale rinviando ogni altro provvedimento ai contenuti e alle scadenze definiti nel testo di legge ormai imminente, anche rispetto alle modalità di adesione al ravvedimento operoso relativo agli anni successivi a quelli oggetto dei verbali finora notificati, tanto più che analogo atteggiamento è già stato già adottato dalle Ats di altre province». Per i sindacati, «una parte dei cittadini destinatari dei verbali si trova in obiettive difficoltà a far fronte ai pagamenti di importo elevato (elevato in rapporto alle condizioni economiche degli interessati e spesso aggravate da patologie e invalidità in atto), per questo chiediamo anche di favorire e ampliare le possibilità di accesso alle rateizzazioni».

In Regione

L’Ats, interpellata da «L’Eco» sul punto, per ora non ha risposto alla sollecitazione. All’inizio di aprile la vicepresidente della Regione Letizia Moratti, replicando a un’interrogazione, aveva spiegato che la Giunta regionale è al lavoro per trovare anche per il 2021 la mediazione che fin qui ha permesso l’«esonero» dal pagamento della sanzione amministrativa. «La Direzione generale Welfare ha effettuato nel corso del 2021 una ricognizione presso tutte le Ats i cui risultati hanno evidenziato un rientro positivo di risorse economiche nel sistema sanitario dovuto alla riscossione dei ticket dovuti e riscossi dopo l’applicazione della norma», era il quadro restituito dall’assessore al Welfare, ribadendo che la Giunta regionale è all’opera sulla nuova norma. Proprio in attesa delle disposizioni, i sindacati chiedono ad Ats di «congelare» il pagamento delle sanzioni.

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