Esploratori del mondo, in corsa per l’albo d’oro c’è anche Simone Moro

IL PREMIO EOFT. All’alpinista la nomination per il «21st Century Adventurer Award»: se la gioca con il velista Herrmann e la iraniana pioniera dell’arrampicata Eshqi.

È l’unico alpinista al mondo ad aver scalato quattro vette di ottomila metri durante la stagione invernale, in condizioni estreme. Ma oltre a essere il re dell’alta quota il bergamasco Simone Moro è anche un pilota di elicottero specializzato in missioni di salvataggio sull’Himalaya, l’autore di decine di libri in cui racconta le sue avventure in montagna e il promotore di progetti sociali in Nepal e Pakistan, dove ha costruito una scuola e un ospedale, fornendo istruzione ai bambini del posto e migliorando l’assistenza medica in aree così remote nel cuore dell’Asia. E ora, a coronamento della sua prestigiosa carriera, lo scalatore orobico è in corsa per conquistare l’edizione 2024 del «21st Century Adventurer Award», quotato riconoscimento internazionale dell’«European outdoor film tour» promosso all’interno della celebre rassegna di cinema outdoor per incoronare gli avventurieri del nostro tempo.

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«Più che un alpinista estremo, sono uno con tanti sogni – racconta Moro, che vive a Ponteranica e recentemente, insieme ad alcuni soci, è diventato il proprietario dell’eliporto Pighet in Maresena –. Non mi sento un divo, la mia eccezionalità è quella di tante persone comuni, ovvero la perseveranza nell’inseguire i propri obiettivi. In caso di vittoria dedicherò questo prestigioso premio a chi, come me, non ha paura di osare, nella speranza di essere da stimolo anche per i giovani, che invito a credere sempre nei loro sogni». Tre i candidati a contendersi il titolo, protagonisti di sfide fisiche e mentali al di là di ogni limite: oltre a Moro, ci sono il tedesco Boris Herrmann, velista e attivista per il clima, e l’iraniana Nasim Eshqi, pioniera dell’arrampicata sportiva all’aperto impegnata anche nella lotta per i diritti umani. Si può votare fino all’1 febbraio direttamente al link https://de.eoft.eu/en/win/adventurer-award. Per il vincitore è previsto un premio di 20mila euro, una somma che Moro ha già idea di come spendere in caso di vittoria: «La userò per le mie missioni umanitarie di soccorso sull’Himalaya, dove la gran parte delle persone coinvolte non dispongono delle risorse finanziarie sufficienti per coprire i costi delle operazioni di salvataggio in elicottero», spiega Moro, classe 1967, capace di salire in prima invernale sugli ottomila Shisha Pangma, Makalu, Gasherbrum II e Nanga Parbat.

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