
(Foto di Bedolis)
LA FABBRICA ABBANDONATA. Un luogo sotto osservazione da tempo: rifugio di sbandati. Dal Comune di Bergamo ordinanza per messa in sicurezza.
Tra incendi dolosi e ingressi abusivi, l’ex stabilimento Reggiani in via Legrenzi a Bergamo è da alcuni anni al centro delle cronache per i problemi legati al degrado, essendo meta di giovanissimi che si sfidano in vandalismi ed esplorazioni tra i capannoni abbandonati, di ladri di rame o di sbandati che vi si introducono nonostante i ripetuti tentativi di «blindare» gli ingressi e l’intensificarsi dei servizi di controllo da parte di guardie giurate e forze dell’ordine. Una situazione che genera preoccupazione e allarme tra i residenti. E ora il comparto dismesso - al centro di ragionamenti circa una possibile riqualificazione a beneficio della comunità - è tornato tristemente d’attualità per il giallo di giovedì sera, ovvero il ritrovamento del corpo senza vita - e pieno di lividi -, di una ragazzina di 14 anni.
Nelle scorse settimane, in tema ex Reggiani, il Comune ha predisposto un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’area, a seguito di uno dei recenti roghi. Tra i principali problemi di sicurezza c’è appunto quello degli incendi dolosi, tanto che in questa area industriale dismessa all’ombra dello stadio dell’Atalanta i vigili del fuoco del comando provinciale di Bergamo contano una media di una quarantina di interventi l’anno, per domare le fiamme. Un altro fenomeno che interessa l’area è quello dei ragazzini che, in cerca di brividi e spinti dal gusto per l’esplorazione dei luoghi abbandonati, si arrampicano su tetti e torri degli edifici dismessi del comparto, spesso per compiere vandalismo e scrivere con le bomboletta spray. «Imprese», queste, che poi vengono condivise con video sui social. Addentrarsi nell’ex Reggiani è però particolarmente pericoloso: emblematici in tal senso il caso di un minorenne che nel 2023, dopo essersi introdotto abusivamente nell’area per fare delle scritte sugli edifici abbondanti, era caduto da un lucernario, precipitando per diversi metri e rimanendo seriamente ferito.
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