Ffp2, nei negozi e nelle farmacie scarseggiano. É caccia alle mascherine

Al cinema come nei musei, a teatro e pure su treni regionali e autobus urbani. Da un lato, l’obbligo introdotto dal decreto di Natale di indossare le mascherine Ffp2 in alcuni luoghi pubblici al chiuso, ha fatto partire la corsa all’accaparramento a Bergamo come nel resto d’Italia, tanto che ormai, nei negozi, in molte farmacie e nei supermercati si fa fatica a trovarle; dall’altro, il provvedimento ha preso in contropiede tanti bergamaschi.

Lunedì mattina, primo giorno feriale dopo il weekend delle feste, seppure senza le scuole e con tanti lavoratori in ferie, oltre la metà dei passeggeri a bordo dei mezzi pubblici in città indossava ancora le mascherine chirurgiche . Impossibile d’altronde compiere l’ennesima mini rivoluzione delle abitudini dei cittadini in poche ore a cavallo del Natale. A dire il vero, in tanti, fin dal mattino, si erano già adeguati alle nuove disposizioni. In mancanza degli studenti, l’afflusso sui mezzi pubblici in questi giorni è ridotto: da qui al 10 gennaio, giorno della ripresa delle lezioni, ci sarà tempo per tutti di adeguarsi alla norma. Solo allora, con decine di migliaia di ragazzi e di lavoratori in viaggio, si capirà se la direttiva è stata davvero recepita dalla maggioranza dei bergamaschi.

Saranno senz’altro attrezzati fin da questa mattina gli stessi conducenti degli autobus; qualcuno ieri viaggiava ancora senza Ffp2, soprattutto nel turno del mattino: l’azienda ha provveduto alla distribuzione delle mascherine a tutto il personale, e alcuni degli autisti che avevano preso servizio all’alba ne erano sprovvisti. I controlli a bordo e soprattutto fuori dagli autobus erano già stati rafforzati nei primi giorni di dicembre, con l’introduzione dell’obbligo del Green pass per chi sale sui mezzi pubblici: alcune verifiche sono state effettuate solo dal personale di Atb che, in assenza delle forze di polizia, nel controllare il possesso del lasciapassare alle fermate, si è limitato a raccomandare ai passeggeri di non salire sugli autobus se sprovvisti della mascherina prescritta dal Governo. Raccomandazione che in pochi, per la verità, hanno ascoltato. Sono proseguiti durante tutta la giornata di ieri anche i controlli congiunti con gli agenti della Polizia locale, che però – almeno in questi primissimi giorni in cui è in vigore il decreto – hanno scelto la linea morbida della persuasione e della raccomandazione nei confronti di chi indossava ancora una mascherina chirurgica, senza dunque elevare sanzioni.

I riflessi del nuovo decreto si ripercuotono anche sulle farmacie e sui supermercati: la richiesta di Ffp2 s’è impennata, sia perché proteggono maggiormente dal virus sia perché sono ora un requisito per accedere, come detto, anche al cinema, a teatro e in altri luoghi al chiuso. Basta fare un giro tra le corsie di diversi market in città: gli scaffali delle mascherine presentano ancora abbondanti giacenze per le chirurgiche, mentre sono spesso esaurite le Ffp2 . In farmacia, la situazione è a macchia di leopardo. «La richiesta aumenta e comincia a esserci qualche carenza, a seconda delle realtà – commenta Giovanni Petrosillo, presidente di Federfarma Bergamo -: quando i consumi schizzano, si ha un’oscillazione di disponibilità su tutta la catena, dai punti vendita ai grossisti. I prezzi? Sono abbastanza stabilizzati, non ci risultano particolari aumenti». «La richiesta di Ffp2 è aumentata moltissimo – premette Ernesto De Amici, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bergamo -, ma il mercato ha ancora buone disponibilità: i tempi di attesa dei fornitori sono di qualche giorno, consideriamo che di mezzo ci sono anche le feste». Fluttuano decisamente i prezzi online dove è possibile trovarle anche a meno di 1 euro se acquistate a pacchi di almeno 10 pezzi.

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