Gioco d’azzardo, ancora emergenza: si torna ai livelli pre-Covid. A marzo uno sportello

IL FENOMENO. Il gioco d’azzardo «fisico» (appunto quello rappresentato da slot, lotterie, scommesse) ha raccolto 236,5 milioni di euro, oltre 20 in più dei 215 milioni del 2022.

Una moneta dopo l’altra, una banconota verso l’altra, quel denaro tintinna in una slot machine o si traduce in un gratta e vinci, in una scommessa, in una giocata al bingo. Tanti soldi. Tantissimi: nel 2023 solo nell’Ambito di Bergamo, l’«aggregato territoriale» che comprende la città e i comuni di Torre Boldone, Sorisole, Ponteranica, Orio al Serio e Gorle, il gioco d’azzardo «fisico» (appunto quello rappresentato da slot, lotterie, scommesse) ha raccolto 236,5 milioni di euro, oltre 20 in più dei 215 milioni del 2022. È la costante risalita verso i livelli pre-Covid, con i 271 milioni di giocate del 2019, anche se nel frattempo s’è espanso anche il gioco online. È fisiologicamente la città a calamitare i giocatori, con quasi 206,2 milioni di euro di giocate «fisiche» nel 2023 (contro i circa 180 del 2023, ma ancora sotto ai 236,9 del 2019).

Uno sportello di aiuto

Vecchi problemi, nuove risposte: per rendere più capillare la presa in carico dei giocatori patologici, in città aprirà un nuovo sportello, a marzo a Redona, nella sede decentrata dei Servizi sociali (in piazza Sergio Colombo).

Il punto sul gioco d’azzardo nell’Ambito di Bergamo è stato tracciato alla Social Domus, all’interno del convegno di presentazione dei risultati del primo anno del progetto «Bet on Yourself», che ha sviluppato azioni in particolare nei quartieri di Longuelo e Carnovali.

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