Giornate Fai per le scuole: a Bergamo protagonisti gli studenti del Secco Suardo

IL PROGETTO. Dal 24 al 29 novembre, per i 50 anni del Fai. Aperte le porte del Castello di Valverde.

Bergamo

In occasione dei 50 anni del Fai - Fondo per l’ambiente italiano - tornano le «Giornate Fai per le scuole», dal 24 al 29 novembre. Un’iniziativa che mette al centro l’educazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura del patrimonio culturale italiano, a partire dalle giovani generazioni.

Il programma si fonda sui principi costituzionali incarnati dagli articoli 9 e 118, secondo i quali il singolo cittadino può e deve fare la sua parte anche nella tutela e nella cura dell’ambiente che ci circonda.

Gli «apprendisti ciceroni»

Protagonisti saranno gli «apprendisti ciceroni», studenti formati dai volontari del Fai in collaborazione con i docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei beni e nei luoghi da loro selezionati, aperti grazie al Fai. Un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto che trasforma, ispira per il futuro, rende protagonisti e diffonde passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere il patrimonio di storia, arte e natura italiano per sempre e per tutti, come è descritto nella missione del Fai.

A Bergamo

In provincia di Bergamo saranno aperte le porte del Castello di Valverde, le visite saranno a cura degli «apprendisti ciceroni» dell’Istituto Secco Suardo: «Le prime tracce di questo luogo si hanno già intorno al X secolo, ma è nel 1585 che questa dimora assume un ruolo centrale nella vita della bergamasca quando venne scelto, per l’ottima posizione, dal capitano veneziano Paolo Loredan, allora sovrintendente alla costruzione dell’ultimo tratto di Mura veneziane per conto della Serenissima. Sarà proprio dal Castello che il capitano controllerà a vista la fine dei lavori di quel capolavoro, patrimonio Unesco dell’Umanità dal 2017. L’attuale edificio conserva l’impianto quadrangolare cinquecentesco, ottenuto adattando le strutture precedenti: intorno a un elegante e sobrio cortile, troviamo affreschi che coprono l’arco temporale di quattro secoli, e sorgono sale e saloni, intimi e accoglienti. Tra questi spicca il Salone d’Achille, che cela una storia curiosa e particolare. Il tutto custodito da un parco naturale di circa 35mila metri quadri che ospita flora e fauna variegata».

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