Giovani, volete metter su casa?
Il Comune di Bergamo vi aiuta con l’affitto

Sarà il Comune di Bergamo a pagare ai giovani under 35 l’affitto di cinque mensilità all’anno, accreditando la cifra direttamente sul conto corrente del proprietario di casa.

Il progetto punta a sostenere la stipula di nuovi contratti a canone concordato e, al tempo stesso, ad abbassare la media anagrafica della città, «attirando nuovi giovani abitanti, è un nostro obiettivo» spiega Francesco Valesini, assessore all’Edilizia privata e pubblica, fresco di delibera approvata in Giunta, la partecipazione cioè di Palafrizzoni ad una manifestazione d’interesse promossa da Regione Lombardia sul tema.

Sul piatto ci sono 320 mila euro, di cui 200 mila euro finanziati da Regione e 120 mila euro dall’amministrazione comunale. Destinatari gli inquilini under 35 (single, in coppia o famiglie) che vogliono metter su casa, stringendo un nuovo contratto di affitto a canone concordato sul mercato privato. Perché la misura sia messa in campo, è necessario attendere i tempi tecnici degli uffici che dovranno procedere con la pubblicazione di un bando a cui potranno accedere sia i proprietari che gli inquilini. «Il contributo sarà subito erogato una volta conclusa la procedura, abbiamo già stanziato una parte dei 120 mila euro sul bilancio 2020 – fa il punto l’assessore Valesini –. La misura è finalizzata a favorire le locazioni a canone concordato, facendo incontrare domanda e offerta. È un bando destinato soprattutto ad una certa tipologia di inquilini, giovani sotto i 35 anni, basta che almeno un componente del nucleo familiare non superi questa soglia di età».

L’assessore rimarca il ruolo di «garante» ricoperto dall’amministrazione comunale: «Questa iniziativa facilita soprattutto gli inquilini, perché il proprietario di casa, sapendo che il contributo viene erogato direttamente dall’ente pubblico, si sente più sicuro – spiega –. Il bando sarà gestito dall’Agenzia “Abito Bergamo”, attraverso Fondazione Casa Amica che provvederà ad erogare i contributi in 5 quote annuali, pari alla durata dei contratti calmierati».

La manifestazione d’interesse non sarà aperta a tutti, il Comune di Bergamo ha previsto un criterio economico per scremare le richieste. L’indice Isee non deve infatti superare i 30 mila euro. Il Comune riconoscerà un contributo pari a 5 mensilità per ogni anno, fino ad un massimo di 2 mila euro all’anno, per 10 mila euro complessivi, relativi al periodo di durata contrattuale (massimo 3+2 anni). Ecco un esempio: con un canone mensile di 300 euro il contributo, pari a cinque mensilità, sarà di 1.500 euro all’anno. Se il canone sale a 800 euro, l’importo sarà 2 mila.

Non ci sono stime sui potenziali beneficiari della misura, ma l’assessore Valesini è certo che «il bacino d’utenza sarà ampio e significativo. I contratti devono prevedere un importo massimo annuo di 9.600 euro al netto delle spese condominiali, quindi un massimo di 750-800 euro di canone mensile, un valore piuttosto alto considerando che gli affitti nella nostra città vanno dai 300 agli 800 euro e che c’è un limite Isee di 30 mila euro, quindi il canone di affitto non potrà essere molto alto».

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