
Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 16 Ottobre 2025
Gite scolastiche, la beffa dei tetti di spesa. I presidi: «Costretti a ridurre la durata»
SCUOLA. Terminata la deroga che permetteva agli istituti di gestire in autonomia spese sopra i 140mila euro. La competenza passa all’Ufficio scolastico regionale, che su questa materia però non è ancora operativo.
Per l’anno scolastico 2025/2026, la pianificazione dei viaggi d’istruzione è in difficoltà. Il motivo? Le nuove regole introdotte dal decreto ministeriale, che ha modificato le procedure per l’organizzazione di gite, stage linguistici e scambi culturali. Da giugno, infatti, è terminata la deroga concessa dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) che permetteva alle scuole di acquisire autonomamente i «Codici Identificativi di Gara» per affidamenti superiori a 140mila euro. In poche parole, secondo il decreto solo le «Stazioni Appaltanti Qualificate» (enti dotati di specifica abilitazione) possono gestire le gare d’appalto relative ai viaggi di istruzione. Poiché le scuole non possiedono questa qualifica, non possono più organizzare autonomamente viaggi se il valore complessivo supera i 140mila euro annui.
Uffici non ancora operativi
A complicare ulteriormente la situazione, gli Uffici scolastici regionali (Usr), che dovrebbero assumere il ruolo di stazione appaltante per conto delle scuole, non sono ancora operativi. Gli Usr, infatti, assumono ora il ruolo di stazioni appaltanti qualificate, offrendo consulenza e supporto organizzativo-amministrativo per le procedure di gara complesse. Il Ministero ha anche avviato un programma di rafforzamento degli Usr attraverso la formazione di 60 funzionari specializzati e, nei mesi estivi, aveva anche comunicato che entro ottobre sarebbero stati immessi in ruolo 161 funzionari dedicati alle procedure di acquisto. Ma questo nuovo organico fatica ancora ad arrivare e, quindi, gli Usr non sono ancora attrezzati per gestire questi tipi di appalti. In più, il ministero aveva annunciato l’attivazione di una piattaforma Consip dedicata a facilitare l’incontro tra domanda e offerta per i servizi, ma che sarà disponibile solo dal 2026. Il risultato è, quindi, un vuoto operativo difficile da colmare e la cui gestione è lasciata alle singole scuole.
I tempi stringono
Ma le alternative sono poche e i tempi stringono per poter organizzare le gite, specialmente per le classi quinte che, per via della Maturità, non possono partire a 2026 inoltrato. In questo periodo transitorio, il ministero ha chiarito che le istituzioni scolastiche possono richiedere il supporto delle stazioni appaltanti qualificate già operative nei territori regionali. Ma trovarne di disponibili è complesso dal momento che poche stazioni appaltanti, già esigue sul territorio, vogliono assumersi questo onere per viaggi scolastici, per appalti piccoli, frammentati e complessi da gestire.
La soglia dei 140mila euro
In merito, i consiglieri regionali Matteo Piloni e Davide Casati del Partito Democratico – Lombardia Democratica e Progressista hanno presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio regionale per chiedere chiarimenti sul supporto fornito alle istituzioni scolastiche. In particolare, sui tempi di assunzione ed entrata in servizio del nuovo personale previsto per l’Usr Lombardia dedicato, appunto, agli appalti, per evitare ripercussioni sulla didattica e sulla pianificazione dei viaggi di istruzione di quest’anno scolastico.
Le strategie delle scuole
Nel frattempo, le scuole bergamasche stanno cercando di organizzarsi come possono per restare sotto la soglia dei 140mila euro, così da evitare di rivolgersi ad enti esterni, rivedendo durate, mete e periodi delle gite. «Il panorama prospettato rende, al momento, impossibile la progettazione e la realizzazione dei viaggi di istruzione – scrive la dirigente del liceo di Scienze Umane Secco Suardo, Manuela Nicosia, in una circolare dedicata –. In questi giorni ci stiamo confrontando con gli altri dirigenti scolastici per discutere soluzioni percorribili per non privare le classi di quella che da sempre è un’attività attesa e qualificante dell’offerta formativa», aggiunge, sottolineando che verrà fatto «il possibile per realizzare le attività».
«Per il 2026 siamo ancora fermi, in attesa che gli uffici Usr inizino le attività previste»
La dirigente del liceo Lussana, Simonetta Marafante, sottolinea: «Al momento stiamo pianificando solo le prime gite scolastiche sotto soglia. L’auspicio è che ci siano novità nel frattempo».
«Gite più corte»
«Procediamo assicurandoci di mantenere il budget al di sotto della soglia, e, per adesso, programmiamo solo i viaggi delle classi quinte e ridurremo la durata dei soggiorni per rientrare nel limite di spesa previsto. Per quanto riguarda invece i viaggi e le iniziative delle altre classi, aspetteremo ulteriori disposizioni ministeriali, auspicando che il ministero e gli uffici scolastici regionali possano attivarsi al più presto per fornire le linee guida necessarie», dice la dirigente del Liceo linguistico Falcone, Gloria Farisè. «Al momento, stiamo organizzando i viaggi solo per le classi quinte, restando sotto il budget, in attesa del supporto del ministero», puntualizza Ursula Dragone dell’Its Quarenghi. Si aggiunge la preside del Liceo scientifico Mascheroni, Paola Caterina Crippa: «Attualmente stiamo per completare le gite delle classi quarte e quinte programmate la scorsa primavera. Per il 2026 siamo ancora fermi, in attesa che gli uffici Usr inizino le attività previste».
«Per il momento i consigli di classe hanno solo individuato i viaggi che vorrebbero fare - le fa eco la collega al Paleocapa, Annalisa Bonazzi - Ma stiamo verificando il da farsi, considerata la necessità di rispettare le indicazioni ministeriali».
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