
Cronaca / Bergamo Città
Domenica 03 Agosto 2025
Giubileo, l’emozione dei bergamaschi col Papa- Le foto dei gruppi orobici
IL PELLEGRINAGGIO. Erano in cinquecento sabato 2 agosto sulla spianata di Tor Vergata insieme al Vescovo Francesco Beschi per l’incontro con il Santo Padre. In corso la Messa che chiude la settimana del Giubileo dei giovani.
Il canto «Esta es la juventud del Papa» va scemando, cala il silenzio, il coro inizia a cantare e poi Papa Leone fa il segno della croce e saluta tutti con un caloroso: «Cari giovani». Uno tra i momenti più attesi del Giubileo dei Giovani è finalmente iniziato in una Tor Vergata gremita che ha visto arrivare pellegrini da tutte le parti del mondo, tra cui anche i cinquecento giovani bergamaschi. Venticinque anni dopo, si torna nel luogo in cui San Giovanni Paolo aveva affidato alle giovani generazioni il nuovo millennio. Le bandiere che sventolano sono ancora molte, i giovani fanno sentire la loro voce con i loro cori come un tempo e tra i presenti c’è anche chi è figlio di quei giovani dell’anno 2000.
Qui le foto dei gruppi di giovani bergamaschi a Tor Vergata.
Le foto dei gruppi dei giovani bergamaschi
Al Giubileo dei giovani massiccia presenza dei gruppi bergamaschi che erano in 500.
È una storia di Chiesa che continua e che, nell’Anno Santo, fa una sosta per risignificare il presente e donare speranza al domani. Il tutto attraverso una grande festa che è il Giubileo. In particolar modo, in questi due giorni a Tor Vergata i giovani hanno la possibilità di fermarsi con tanto di sacco a pelo, materassino e cerata non solo per ascoltare parole di speranza, ma anche farle proprie e realizzare con azioni concrete come i pellegrini bergamaschi hanno sperimentato sulla propria pelle nell’arco della settimana guidati dalle parole del Vescovo Francesco.
L’arrivo del Papa
Nell’arco del pomeriggio, i presenti sono stati accompagnati dai numerosi incontri vissuti alla spianata e da diversi artisti, testimoni e ricordi che hanno animato il palco di Tor Vergata sotto la conduzione di Rudy Zerbi, Lorena Bianchetti, Paola Arriaza Avilés, Luigi Santarelli, Wallace Freitas, Victor Hernandez e Fabyola Inzunza. Diverse voci per dare vita a un racconto costruito con diversi linguaggi come il canto, il ballo e il teatro, ma legato da unico filo rosso: la speranza. Il pomeriggio è stato un crescendo di emozioni fino all’arrivo del Papa. Il milione di giovani giunto a Tor Vergata per incontrarlo si è accalcato alle transenne e in molti hanno rincorso la papamobile per le vie tra i settori. Un incontro tanto atteso che ha suscitato grandi emozioni manifestate da tutto l’affetto che ha accolto il Santo Padre.
«Vogliatevi bene»
«Cari giovani dopo aver pregato, camminato e condiviso i giorni del Giubileo -ha esordito il Pontefice- preghiamo insieme nella certezza che Cristo ci è sempre accanto per essere riscaldati dalla sua presenza e dalla sua Parola». Da quel momento, la veglia di preghiera è entrata nel vivo con le domande di tre giovani da Messico, Italia e Stati Uniti. I giovani hanno interrogato Papa Leone sui temi dell’amicizia, delle scelte e delle istanze di bene. Argomenti che si intrecciano vicendevolmente e che segnano la quotidianità dei giovani. «Le relazioni sono indispensabili per ciascuno di noi sin dall’inizio dei nostri giorni. Veniamo al mondo come figli quindi già all’interno di una relazione - ha risposto il pontefice -. Oggi internet può essere un grande mezzo per raggiungere ogni angolo di mondo e stringere relazioni, ma occorre usarlo con verità, perché essa è un vincolo che unisce le parole alle cose, mentre la bugia divide. Cercate con passione la verità per costruire relazioni sincere. Vogliatevi bene tra di voi e vedete Cristo nel prossimo. L’amicizia può cambiare il mondo, ed è la strada per la pace».
Giubileo dei giovani, i bergamaschi a Roma
«Studiate, amate e lavorate secondo l’esempio di Gesù. Ad ogni passo cerchiamo il bene e chiediamo a Dio di restare con noi perché è Lui il nostro bene»
Nel costruire il mondo di domani, i giovani sono chiamati a coltivare sogni e compiere delle scelte. Papa Leone ha voluto infondere coraggio a tutti i pellegrini presenti ricordandogli che «il coraggio viene dall’amore che Dio ci manifesta in Cristo». Venticinque anni fa, proprio qui, San Giovanni Paolo II ha detto ai giovani di allora che «è Gesù che cercate quando sognate la felicità, è Lui la bellezza che tanto vi attrae». Qui la paura lascia spazio alla speranza e ci ricorda che «troviamo la felicità quando doniamo noi stessi».
Infine, il Pontefice ha esortato i giovani a testimoniare il buono e il bene. «Gesù è l’amico che ci chiama e che invita a riflettere sul nostro modo di vivere. Studiate, amate e lavorate secondo l’esempio di Gesù. Ad ogni passo cerchiamo il bene e chiediamo a Dio di restare con noi perché è Lui il nostro bene. Coloro che credono non sono mai soli perché incontrano Cristo nella comunione della Chiesa che li sostiene».
Il silenzio
Le parole del Papa hanno lasciato spazio a quelle del Vangelo e poi nuovamente al silenzio. Durante l’adorazione eucaristica, in una spianata con un milione di giovani, regnava il silenzio e la contemplazione. Così i giovani hanno affidato tutto ciò che hanno vissuto e ascoltato nella prima e intensa giornata a Tor Vergata conclusasi con un coro dal sapore di ringraziamento: «Papa Leone» ripetuto più volte è il coro che ha animato la spianata prima della buonanotte suscitando un sorriso sul volto del Santo Padre. Questa mattina la Messa che chiuderà il Giubileo dei Giovani.
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