Il balletto della Dad, ecco l’ultimo contrordine: le Faq del ministero ora la escludono ancora

Dad sì, anzi Dad no. Il filo rosso degli ultimi due anni scolastici segnati dalla pandemia sembra destinato definitivamente al tramonto. A ridosso del via delle lezioni sono arrivati ulteriori chiarimenti dal Ministero dell’Istruzione, che ha pubblicato le consuete «Faq».

Tra le risposte, una delle più attese riguardava appunto la didattica a distanza per chi sarà alle prese con l’infezione. Gli alunni positivi possono seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata? La risposta del Miur è netta: «No. La normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus Sars-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022», cioè è cessata il 31 agosto. Niente più Dad.

Il tema si era posto nelle scorse settimane. Le nuove norme avevano appunto annunciato la fine di questa possibilità, ma parevano lasciare un margine di autonomia alle scuole. E cioè: benché non ci fosse alcun obbligo, sembrava che le scuole potessero comunque «riattivare» volontariamente per gli alunni positivi – e dunque a casa da scuola – le videolezioni, così da salvaguardare la continuità didattica. Le Faq del ministero «cassano» anche questa possibilità: i positivi restano a casa senza seguire alcuna lezione, esattamente come avveniva prima che la pandemia «creasse» questa possibilità. Non è da escludere che possano arrivare ulteriori chiarimenti sul tema, considerata l’importanza. In un contesto di circolazione virale ancora sostenuta, in ogni classe ci potranno essere dei positivi (anche con una certa frequenza), e la Dad consentirebbe di mantenere un certo «contatto didattico» anche durante il periodo dell’isolamento.

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Gli studenti fragili

E per gli studenti «fragili»? Le Faq toccano parzialmente anche questa platea, parlando delle possibili misure di tutela. I genitori devono comunicare alla scuola «tale condizione in forma scritta e documentata, precisando anche le eventuali misure di protezione da attivare durante la presenza a scuola. A seguito della segnalazione ricevuta, l’istituzione scolastica valuta la specifica situazione in raccordo con il Dipartimento di prevenzione territoriale e il pediatra/medico di famiglia per individuare le opportune misure precauzionali da applicare per garantire la frequenza dell’alunno in presenza ed in condizioni di sicurezza». Non si fa cenno però alla Dad.

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