Il Classico si presenta in una notte, Sarpi e Sant’Alessandro aprono le porte

VENERDÌ 19 APRILE. Conferenze, letture e spettacoli serali. In Città Alta saranno premiati gli studenti migliori, in via Garibaldi in scena i tragici greci.

Conferenze, dibattiti, spettacoli musicali e teatrali. È la grande «Notte del liceo classico», l’iniziativa nata nove anni fa dall’ idea di Rocco Schembra, docente di latino e greco al liceo classico «Gulli e Pennisi» di Acireale (Catania), in risposta al timore che gli studi classici potessero essere penalizzati dall’avanzare di un modello educativo più attento all’insegnamento delle tecnologie informatiche. Un percorso di studi, quello del liceo classico che, comunque, pur tra gli alti e bassi degli ultimi anni testimoniato dal calo delle iscrizioni, continua a offrire un modello educativo ancora pieno di vitalità e capace di accogliere, e formare, studenti ricchi di talenti, abilità e competenze trasversali.

Venerdì 19 aprile la «Notte del classico» vede protagonisti i due licei cittadini che aprono le porte alla città per offrire un’occasione di conoscenza e di confronto. «Certo, gli studi classici stanno risentendo della disaffezione degli studenti a questo tipo di studi – conferma il vicepreside del Sarpi, Arturo Moretti – ma comunque il nostro liceo regge bene e questo ci fa ben sperare per il futuro. Siamo fortemente convinti del valore intramontabile della cultura classica che comunque nel tempo abbiamo voluto coniugare con l’innovazione. Un esempio è il potenziamento di matematica e inglese, senza dimenticare i tre nuovi indirizzi triennali, giuridico/economico, biomedico e in beni culturali». La giornata al liceo Sarpi inizierà alle 18 con un momento musicale per accogliere i visitatori. Previsto il saluto del preside Claudio Ghilardi e del provveditore Vincenzo Cubelli. A seguire le premiazioni degli studenti che si sono distinti nel percorso di studi e poi ancora esibizioni, dibattiti tra squadre di studenti e letture. A partire dalle 19,45 in aula magna ci sarà un susseguirsi di incontri e conferenze. Dalle 18 alle 22 visite guidate al «MusLi», il museo nel liceo, a gruppi di 12-15 persone prenotate. La notte verrà chiusa con la lettura di una lirica di Leopardi.

La messa in scena di uno spettacolo teatrale è invece la scelta fatta dal Classico dei Licei dell’Opera Sant’Alessandro che ha coinvolto gli studenti, a partire dai laboratori di scrittura di testi tragici e comici a quello di scenografia. Lo spettacolo teatrale avrà inizio alle 17,30 presso l’Auditorium dell’Opera Sant’Alessandro in via Garibaldi 3H.

Il tema scelto è quello dell’identità. «La sorte violenta di Medusa, l’ansia di sapere di sé di Edipo, la crudele vendetta di Medea e l’impossibilità di essere creduta di Cassandra – spiega la dirigente Annamaria Gabbiadini – dovrebbero indurre a riflettere sull’io e l’altro da me e la possibilità di farmi comprendere». Il fil rouge che accompagnerà il passaggio da un mito all’altro, nell’alternarsi di una scena tragica con la rivisitazione, a volte forse un po’ irriverente e giocosa, in una comica, sarà costituito da un veloce dialogo tra un attore comico ed uno tragico: se all’inizio sembreranno lontani nell’approccio alla realtà, alla fine del percorso si ritroveranno in un abbraccio che li identificherà come i due volti di una stessa medaglia nella lotta per affrontare la vita. In questa performance, in cui gli studenti sono i principali protagonisti a tutti gli effetti, non mancherà la colonna sonora, adattata ancora una volta su temi classici ma anche moderni, volti a scandire i passaggi di scena. I ragazzi, guidati da un loro compagno musicalmente preparato, hanno creato ensemble musicali, articolati con strumenti e coro, che sottolineano e sonorizzano questo breve viaggio nel mito. «Non vediamo l’ora di poter accogliere non solo le nostre famiglie, ma ancor più quelle del territorio affinché possano fare esperienza del nostro fare scuola, basato sull’eccellenza e sulla cura educativa – sottolinea la dirigente –. La scelta di questa nostra edizione della “Notte del classico”, infatti, verte sui temi della conoscenza di sé. Una scelta che si fonda sulla valorizzazione della tradizione classica alla luce dei bisogni educativi delle giovani generazioni».

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