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Venerdì 31 Ottobre 2025
Il liceo Lussana piange il professor Fabbri. Per 37 anni insegnò Scienze motorie
IL LUTTO. Il ricordo dei presidi: «Ha dato tanto alla vita e a chi lo ha conosciuto».
Una notizia che ha profondamente colpito l’intera comunità del liceo Lussana: è scomparso mercoledì 29 ottobre, a 67 anni, Andrea Fabbri, per 37 anni apprezzato e stimato docente di scienze motorie dell’istituto.
«Positivo, altruista, generoso»
Con la sua passione per l’insegnamento e la vitalità ha accompagnato intere generazioni di studenti. Originario di Perugia, da alcuni anni viveva a Senigallia, dove si era trasferito per godersi la pensione vicino al figlio. Qui è mancato improvvisamente, probabilmente a causa di un malore. «Ci eravamo sentiti quest’estate – racconta Cesare Quarenghi, preside del Lussana dal 1989 al 2014 – e mi aveva confidato di essere stato ricoverato per qualche problema di cuore, ma mi aveva rassicurato, dicendo che tutto si era risolto. Poi non ho più avuto notizie. Ho conosciuto Andrea a fine anni Settanta: lo ricordo come una persona positiva, altruista, generosa. Un docente attento e affidabile, rigoroso ma sempre disponibile, che credeva nel suo mestiere e nel valore dello sport. Ha portato il baseball a scuola e proponeva agli studenti anche la vela. Ricordo una memorabile avventura in barca a vela insieme a lui. E non posso dimenticare le sue fotografie: alla Stralussana era praticamente il fotografo ufficiale, con la macchina fotografica sempre in mano, pronto a immortalare colleghi e studenti in ogni edizione. Ha dato tanto alla vita e a chi lo ha conosciuto».
«Competente e disponibile»
Anche Stefania Maestrini, ex dirigente del liceo andata in pensione a settembre 2024, ne conserva un ricordo affettuoso: «La scomparsa del professor Fabbri mi ha profondamente colpito. Lo ricordo come una persona socievole, competente e disponibile, con una grande passione per la fotografia». Profondamente commosso anche Stefano Dominoni, attuale vicepreside del Lussana: «Era amato e stimato da colleghi e studenti, sempre a modo, empatico, mai fuori dalle righe. Mi resta il ricordo dei suoi auguri nelle festività: non mancava mai di farli. Era per lui un modo per coltivare relazioni e amicizie che duravano negli anni. Tutta la comunità scolastica si unisce in un cordoglio unanime».
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