Il Papa benedice la Croce degli artigiani bergamaschi, simbolo dell’altruismo nella lotta al Covid - Foto

ROMA. In 170 da Bergamo all’udienza di sabato 10 febbraio. La Croce di legno fu costruita per l’ospedale da campo Ana alla fiera durante il periodo più drammatico della pandemia: è diventata simbolo del sacrificio e dell’altruismo dei mille volontari che realizzarono la struttura.

Papa Francesco nella mattinata di sabato 10 febbraio ha benedetto la Croce costruita da tre cartongessisti con semplici assi di legno e diventata simbolo del sacrificio e dell’altruismo che mille volontari, tra artigiani e tifosi della Curva Nord, hanno messo nella realizzazione a tempi di record dell’ospedale da campo Ana alla fiera di Bergamo, durante il periodo più drammatico della pandemia.

Il pontefice lo ha fatto davanti a 5.600 artigiani arrivati da tutta Italia (170 quelli da Bergamo), al termine di un discorso sulla figura dell’artigiano che ha strappato applausi e lacrime di commozione.

«Le macchine replicano, le persone inventano»

Francesco ha elogiato la manualità, ma anche l’inventiva degli artigiani, perché – ha detto – «le macchine replicano, anche con una rapidità eccezionale, mentre le persone inventano». «Fare non equivale a produrre», ha sottolineato.

Il Papa ha poi ricordato che per fare l’artigiano ci vogliono, oltre al cuore e alla mani, anche gli occhi e i piedi. «L’artigiano ha uno sguardo originale sulla realtà – ha osservato –. Ha la capacità di riconoscere nella materia inerte un capolavoro prima ancora di realizzarlo. Quello che per tutti è un blocco di marmo, per l’artigiano è un elemento di arredo. Quello che per tutti è un pezzo di legno, per l’artigiano è un violino, una sedia o una cornice».

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«I prodotti che escono dalle vostre aziende camminano nel mondo – ha affermato il Papa –. I nostri piedi ci consentono di incontrare molte persone cadute lungo la strada. Attraverso il lavoro possiamo permettere a loro di camminare con noi».

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