In provincia di Bergamo il bostrico «rallenta». Ma colpiti 761 ettari

BOSCHI. Crescono ancora, seppur a velocità inferiore, le aree infestate. I danni interessano il territorio di 4 Comunità montane.

Gli effetti del bostrico tipografo sulle piante di abete rosso sono sempre più evidenti sui boschi della provincia di Bergamo e della Lombardia ma, dopo il picco dell’infestazione nel biennio 2022-2023, rallenta l’espansione delle aree colpite dai danni del coleottero.

Crescono le aree infestate ma in Lombardia, come emerge dalle campagne di monitoraggio effettuate dal Servizio Fitosanitario regionale nel 2024, si è registrata una regressione del fenomeno grazie all’andamento climatico sfavorevole al bostrico. Le popolazioni estive registrate in estate sono state infatti inferiori a quelle primaverili svernanti, una situazione che certifica una riduzione della popolazione. Per il 2025 la raccolta dei dati è in corso, ma i primi monitoraggi del servizio fitosanitario regionale confermano per ora la tendenza osservata nel biennio precedente.

I numeri

La situazione resta comunque complessa, i danni provocati dall’insetto killer al patrimonio forestale regionale alla fine del 2024 (vedi tabella - ndr) interessano il territorio di 19 Comunità Montane, di cui 4 bergamasche (Comunità dei Laghi Bergamaschi, Brembana, di Scalve e Seriana) su una superficie complessiva di 3.862 ettari (in Lombardia).

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