Aperto ufficialmente il nuovo sovrappasso del Rondò delle Valli - Foto/Video

VIABILITÀ. Il livello sopraelevato ora è percorribile, è l’opera viabilistica principale legata a Chorus Life: «Risultato pubblico-privato».

I primi colpi di clacson alle 18,45 di lunedì 29 maggio. Gli automobilisti passano sonoramente soddisfatti, inaugurando l’opera attesa. Da ieri sera il «terzo livello» del Rondò delle Valli è percorribile. Dopo 15 mesi di cantiere (partito a febbraio 2022), il bypass sopraelevato è stata consegnato. Poco prima il varo con tutte le parti in causa (Comune, partner privati e imprese), nell’orario di punta, quando il traffico soffre ancora dei diversi lavori stradali in corso in città, in primis al rondò dell’A4. Nessun taglio del nastro e nessun nome per il nuovo cavalcavia, che apre nel giorno di un doppio compleanno: quello di Sergio Milesi, titolare dell’impresa che lo ha realizzato, e quello dell’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni.

Guarda i momenti dell’apertura e il passaggio delle prime auto.

Inaugurato il nuovo sovrappasso al Rondò delle Valli

Beppe Bedolis

Il Comune

Il «tagliacode», che connette la superstrada dalla Valle Seriana direttamente con la circonvallazione in direzione A4, si presenta finito nei suoi 900 metri di lunghezza, con le sue tre campate da 50 metri ciascuna e le 350 tonnellate di acciaio. Fa la parte del leone nel pacchetto di opere pubbliche lievitate a 25 milioni di euro, generato dall’operazione immobiliare di Chorus Life. Dal sovrappasso si vedono le gru del nuovo quartiere tecnologico ideato dal patron della Gewiss Domenico Bosatelli, avanza e ha ormai superato l’80% della sua realizzazione. «Condividiamo l’apertura di un’infrastruttura molto attesa», annuncia il sindaco Giorgio Gori ripercorrendo la storia: «Durante l’amministrazione Veneziani per sveltire il traffico della Valle Brembana è stato fatto il sottopasso. Mancava questo pezzo, che è stato realizzato nell’ambito della grande operazione di Chorus Life, per collegare direttamente il flusso della Valle Seriana su via delle Valli, decongestionando un nodo strategico di accesso alla città».

La prova concreta «del valore pubblico restituito da un’operazione privata». Il ringraziamento alle maestranze: «In campo ci sono state tra le aziende più serie del territorio, le cui competenze vanno valorizzate». Il filo lo riprende l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini: «Dal 2015 ho seguito tutte le vicende burocratiche-amministrative legate a questa operazione, l’esito non era scontato per un’infrastruttura che si colloca in un incrocio viabilistico molto complesso. Da architetto è un piacere vedere un’opera utile e bella». Il collega di Giunta Stefano Zenoni (Mobilità) ricorda il nonno che era nell’ufficio tecnico comunale quando negli anni ’50 si progettò il rondò delle Valli e tira un sospiro di sollievo: «Siamo consapevoli che i molti cantieri in città hanno generato disagi. Adesso però inizia la stagione delle aperture, questa è la prima e tra le più importanti, che ripaga la pazienza dei cittadini».

I partner

Si definisce con autoironia «invitato come ospite pagante» Fabio Bosatelli, presidente del Gruppo Polifin (holding che controlla Chorus Life), rimarcando la portata della trasformazione urbanistica in corso: «L’investimento di oltre 400 milioni di euro in Chorus Life dimostra la nostra determinazione di voler completare il progetto nonostante le difficoltà degli ultimi due anni. La disponibilità limitata di materiali e di manodopera hanno pesato e stanno ancora influenzando il cantiere, ma nei prossimi mesi annunceremo la data di inaugurazione». Bosatelli sottolinea anche il volano positivo per il territorio: «Ci sarà una ricaduta di oltre un miliardo di euro, grazie ad altri investimenti privati e per opportunità di business correlate», facendo notare come «l’83% dei fornitori sia situato entro 50 chilometri dal cantiere». Parte attiva nello sviluppo del primo prototipo Chorus Life, la «città del futuro» replicabile anche in altre località italiane e non solo, Costim, rappresentata dal presidente Francesco Percassi: «Lo sviluppo della piattaforma digitale Gsm costituisce un vero e proprio cambio di paradigma del real estate attraverso l’erogazione e la fruizione di servizi digitali orientati all’utente. Tali sviluppi richiedono una stretta collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e gli operatori privati: Chorus Life ne è stato un esempio virtuoso».

L’opera

Decisamente una giornata speciale ieri, per Sergio Milesi, titolare dell’impresa di Gorlago che ha realizzato il manufatto. Nel giorno del suo 77° compleanno si è regalato l’inaugurazione di un cavalcavia che ha visto crescere giorno dopo giorno, insieme alla trentina di operai che a turno hanno lavorato in cantiere (presente una rappresentanza con i gilet fluo). Descrive con dovizia la sua «creatura» (dall’uso dell’acciaio corten che non si arrugginisce alla barriera sinuosa, che dà un po’ di grazia e impedisce di gettare oggetti sul livello sottostanti). E svela anche qualche chicca: «Il “ponte” era nato con 4 campate da 35 metri ciascuna, in questo modo le due spalle andavano però a inficiare l’asfalto del rondò sottostante. Allora ci è venuta l’idea di allungare il ponte di 5 metri verso la Valle Seriana e di altri 5 verso la città: in questo modo abbiamo ridotto le campate a tre, da cinquanta metri ciascuna, evitando di interferire con l’asfalto del rondò e di spostare i sottoservizi, operazione che avrebbe allungato i tempi». Modifiche «isocosto» - cioè senza aumentare la spesa -, per la gioia dei committenti.

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