Iscrizioni, continua il «volo» dei licei. Tengono istituti tecnici e professionali

Scuole superiori. Marcato aumento soprattutto per lo scientifico Lussana. Al Sant’Alessandro numeri triplicati in cinque anni. Sarpi, calo del 20%.

Licei ancora al top delle scelte dei neoiscritti alle scuole superiori, tengono gli istituti tecnici e anche i professionali. All’indomani della chiusura delle iscrizioni alle prime superiori per l’anno scolastico 2023-2024, la tendenza in Bergamasca sembra ricalcare quella della Lombardia, con i licei che continuano a rappresentare la prima scelta per studenti e famiglie, (in Lombardia si passa dal 51,8% al 51,3%; nella Bergamasca dal 47,2 al 47,7%). Guadagnano qualche decimale gli istituti tecnici (crescono gli iscritti lombardi dal 35,9% al 36,2%, stabili al 38,1% in Bergamasca) e i professionali (il dato regionale passa dal 12,1% al 12,5 , più alto in provincia di Bergamo ma in lieve calo: 14,2% rispetto al 14,7 dello scorso anno). Netta prevalenza, tra i licei, dello scientifico, tra gli istituti tecnici dell’indirizzo d’informatica, e tra le scuole professionali, dei servizi per la sanità, l’assistenza sociale e l’ospitalità alberghiera.

A Bergamo si sono iscritti al primo anno delle Superiori 9.175 studenti, contro i 9.263 dello scorso anno. Un calo non marcato ma progressivo, che negli ultimi anni va riducendo il numero degli studenti delle superiori. Entrando nel dettaglio delle scelte delle scuole, in città continua la corsa del liceo scientifico Lussana (da poco più di 400 a circa 500 iscrizioni) e dei 5 licei dell’Opera Sant’Alessandro, che dal 2018 ad oggi hanno triplicato gli iscritti. E del liceo artistico Manzù, che conta 308 iscritti, seguito dal Secco Suardo con 294. In forte calo solo il liceo classico Sarpi, con una perdita del 20%.

Gestione delle classi prime

A fronte dell’elevato numero di richieste, alcuni licei partiranno con una classe prima in più, altri hanno scelto (anche per una questione di spazi) di lasciare invariato il numero delle classi. Chiuse le iscrizioni, per molte scuole si profila dunque un lavoro di riorientamento, in base ai criteri stabiliti dai collegi dei docenti. Passeranno da 14 a 16 le classi prime del Lussana: «I ragazzi e le famiglie sono attratti dai licei e il trend di crescita lo dimostra – dice la preside Stefania Maestrini –. Siamo contenti, ringraziamo tutti per la fiducia che ci onora e ci gratifica, spingendoci a lavorare sempre meglio. Avevamo capito che c’era grande interesse nei confronti del nostro istituto dai 3mila visitatori che hanno preso parte all’open day».

Gabbiadini: «Ottimo risultato»

Due classi in più e una crescita percentuale senza eguali per i licei dell’Opera Sant’Alessandro: da gennaio 2018 ad oggi gli iscritti al primo anno sono passati da 36 a 106 (l’anno scorso a settembre sono partiti in 82). Tenendo conto che da gennaio a settembre le iscrizioni subiscono un incremento di circa il 20%, i numeri sono destinati a migliorare ancora. Il confronto fra le iscrizioni registrate a settembre 2022 e il dato odierno premia il liceo delle scienze umane (che passa da 8 a 22 studenti). Cresce anche lo scientifico (da 25 a 38 iscritti). «Siamo molto soddisfatti – dice la preside Annamaria Gabbiadini –. Questi risultati premiano da un lato la nostra scelta di posizionarci sulla curvatura internazionale, dall’altro ci ripagano del grande lavoro riorganizzativo a fronte dell’ascolto dei bisogni delle famiglie che ci ha portato a proporre la settimana corta, molto apprezzata».

Iscrizioni pressoché invariate (da 274 a 270) al liceo linguistico Falcone («Siamo contenti, restiamo con le nostre 11 classi», ha detto la preside Gloria Farisè), mentre crescono all’Istituto Natta (280 iscritti in tutto) le richieste per il liceo di scienze applicate con indirizzo quadriennale: «C’è un forte interesse per le offerte didattiche più particolari – spiega la preside Maria Amodeo –. Restano invariate le iscrizioni al liceo quinquennale, mentre sul “tecnico” abbiamo un calo di circa 20 iscritti tra i chimici. Purtroppo gli istituti tecnici tradizionali fanno un po’ fatica, eppure c’è molto bisogno di diplomati che escono da quel tipo di scuola. Tuttavia non si riesce ancora a lavorare su una controtendenza».

Tiene anche il liceo scientifico Mascheroni, «in linea con le nostre aspettative – dice la preside Paola Caterina Crippa –. Siamo contenti, tenendo contro che nei prossimi anni potrebbero arrivare gli effetti del calo demografico». Dal Mascheroni usciranno nove classi quinte, che saranno rimpiazzate con altrettanti prime.

Signori: «Dobbiamo riflettere»

Per la prima volta di fronte a un calo d’iscritti, il liceo classico Sarpi è passato da 160 a 125 richieste: «Un risultato sul quale dovremo fare una riflessione per capire se c’è bisogno di fare qualche correttivo – ammette il preside Antonio Signori –. L’impressione è che oggi ci sia un orientamento verso una scuola più “facile”. La nostra offerta formativa è più ricca rispetto al passato: abbiamo potenziato lo studio della matematica e dell’inglese e introdotto gli indirizzi biomedico, giuridico-economico e dei beni culturali».

Chiappa: «Tanto da studiare»

Sul fronte degli istituti tecnici, tiene – con circa 330 iscrizioni – l’istituto Paleocapa. Soddisfatto il preside, Imerio Chiappa: «Speriamo che le scelte siano state coerenti con le capacità dei ragazzi – dice –. Abbiamo puntato molto sul fatto che c’è da studiare tanto e che le scelte non possono essere fatte facendosi guidare dalle emozioni».

Bene gli iscritti al Patronato

Bene anche le iscrizioni alla scuola di formazione professionale del Patronato San Vincenzo, circa 250 nelle tre sedi: «I numeri sono in linea con gli anni scorsi – dice il direttore generale don Marco Perrucchini –, con una leggerissima flessione, ma da qui a settembre aumenteranno, anche per effetto del riorientamento di altre scuole; tra le richieste vediamo un grande interesse per l’area dei carrozzieri, alla quale potremmo dedicare una classe in più».

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