La Bergamo-Treviglio a rischio flop. E la gara viene rinviata al 12 gennaio

L’autostrada. Nel pomeriggio di giovedì 24 novembre non era ancora pervenuta nessuna offerta per l’opera. Scadenza fissata alle 10 di venerdì, ma viste le richieste di chiarimenti Cal ha deciso per la proroga.

Se ne riparla il 12 gennaio, e magari per qualcuno potrebbe essere una salutare boccata d’ossigeno. Cal, Concessioni autostradali lombarde, ha prorogato il termine per la selezione del soggetto che si dovrà occupare della progettazione (definita ed esecutiva), realizzazione e gestione per 63 anni del collegamento autostradale tra Bergamo e Treviglio. O tra il casello dell’A4 di Dalmine e la Bassa bergamasca, visto che ora sono queste le esatte coordinate. Più o meno. «Alla luce dei numerosi chiarimenti forniti relativamente alla documentazione di gara, pubblicati da ultimo in data 18 novembre, con i quali sono stati precisati anche numerosi aspetti tecnici e finanziari di dettaglio, vista la complessità della documentazione da predisporre per la formulazione dell’offerta, visto che non risultano pervenute offerte alle 17.30 del giorno 24 novembre, considerata la scadenza del termine di ricezione delle offerte alle 10 del giorno 25 novembre, vista l’importanza della realizzazione dell’infrastruttura in oggetto, al fine di consentire la massima partecipazione alla procedura, si comunica che il termine di ricezione delle offerte è prorogato sino alle 10 del 12 gennaio 2023» si legge sul sito di Cal.

Verso una clamorosa sorpresa?

In sostanza, visto che a poche ore dalla scadenza del termine nessuno ha bussato alle porte di Cal con la documentazione richiesta, per evitare un clamoroso flop è stato deciso di prendere ulteriormente tempo. Una soluzione che si era già fatta strada nelle scorse settimane, si ipotizzava su richiesta di Autostrade Bergamasche, società promotrice dell’opera alle prese con una non semplice costruzione dell’Ati (associazione temporanea d’imprese), sia dal punto di vista tecnico che finanziario. A cominciare dal capitale sociale richiesto, 700 milioni.

Sempre nelle scorse settimane c’erano state richieste d’informazioni sulla procedura anche da un primario gruppo autostradale italiano (pare Gavio), assistito da un prestigioso studio milanese nella preparazione del dossier e relativa offerta. Ma a ieri sera nessuno si è ancora presentato con quanto richiesto, da qui la scelta di procedere oltre, evitando così che la gara andasse deserta. Ma a questo punto il quadro cambia e potrebbe riservare anche clamorose sorprese, come quella che nessuno si presenti nemmeno a gennaio, a cominciare proprio da Autostrade Bergamasche: anche questa ipotesi era circolata nei giorni scorsi e resta comunque sul tavolo. Come quella che Gavio faccia altrettanto, ma non è nemmeno escluso che questo rinvio possa servire a una migliore definizione delle offerte e degli schieramenti in campo. Del resto stiamo parlando di un’opera anche molto discussa e dai costi lievitati fino a 565 milioni più Iva, con un contributo regionale di 146 su più annualità che, nel caso la gara andasse deserta, potrebbe essere destinato altrove.

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