La scheda azzurra per il Comune
Dal voto disgiunto al doppio nome

L’ordine: Stucchi primo, Gori ultimo. Si può votare anche per un candidato sindaco e una lista che non lo sostiene.

Sulla scheda azzurra, l’ordine è quello estratto dalla commissione elettorale: Giacomo Stucchi, Nicholas Anesa, Francesco Samuele Macario e Giorgio Gori, ognuno con le liste di sostegno. Il 26 maggio l’elettore della città di Bergamo - come nei Comuni sopra i 15 mila abitanti - per le amministrative avrà tre possibilità di voto.

Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato. Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto «voto disgiunto». Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate. Ogni elettore può altresì esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza per i consiglieri comunali, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di genere diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

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