«La sua eredità sarà linfa vitale per il futuro». L’addio a don Aldo Riboni

I FUNERALI. Gremita la chiesa parrocchiale di Sant’Anna, in Borgo Palazzo, per il funerale di don Aldo Riboni.

Bergamo

Nella mattinata di mercoledì 11 giugno, la comunità cristiana di San Fermo ha dato l’ultimo saluto a uno dei suoi fondatori, spentosi domenica scorsa all’età di 87 anni.

Durante l’omelia è stata ricordata la fede sapiente di don Riboni, tratto caratteristico del suo ministero erano infatti le profonde riflessioni e la lucida analisi del Vangelo, che scaturivano dalla sua profonda cultura e dalla sua formazione filosofica. «Il suo impegno più che cinquantennale nella comunità – inoltre – è stato testimonianza viva d’amore e lascia un’eredità che sarà linfa vitale per il futuro».

Profonda emozione fra i presenti per il ricordo della nipote Elena, che ha parlato dello zio «semplicemente come Aldo, un amico e un fratello prima che un sacerdote, che mi ha trasmesso l’amore di Cristo come quello di un fratello maggiore e mi ha insegnato che non esiste colpa che Lui non possa perdonare». La nipote ha letto anche alcune parole scritte proprio da don Riboni, in cui chiede «perdono per aver seccato il prossimo talvolta» e di pregare per lui.

Un sentito ringraziamento «per il suo coraggio e la sua generosità» anche da parte dell’intera comunità di San Fermo, che si è stretta nel dolore attorno alla sorella Teresa e a tutti i parenti di don Aldo

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