Laureati a distanza durante la pandemia, sabato il Graduation Day per 3.500 dottori

Il 9 ottobre la consegna dell’attestato a chi si è laureato da remoto. Il rettore Morzenti Pellegrini: «Premio per i ragazzi in un luogo simbolico».

Sono diventati dottori a distanza, costretti dalla pandemia a discutere la loro tesi da casa. Sabato mattina, 9 ottobre, avranno la possibilità guardare negli occhi i loro docenti, prendersi le congratulazioni che meritano e quella pergamena che è un po’ il segno del traguardo raggiunto. Avrà un sapore particolare, senz’altro dolce, la cerimonia del Graduation Day, che sabato prossimo animerà i padiglioni della Fiera di Bergamo. All’appello - l’ultimo della loro carriera universitaria ormai formalmente conclusa - hanno risposto in 3.500 (sarà possibile farlo ancora fino ad oggi). Riceveranno l’attestato i neolaureati che hanno discusso la tesi tra novembre 2020 e maggio 2021, ognuno dalle loro case, davanti a un pc, senza nemmeno la possibilità di una stretta di mano con i loro docenti.

«Abbiamo accolto la richiesta degli studenti in un momento ancora complicato - ha detto il rettore dell’Università di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini -. Organizzare un evento di questa portata ha un duplice significato: innanzitutto esaudire un desiderio dei ragazzi, conferendo loro un riconoscimento pubblico con una cerimonia speciale, ma anche dare un segnale di continuità con l’anno scorso, quando avevamo scelto per questa iniziativa il Lazzaretto, un altro luogo simbolo della città. La Fiera è tornato il luogo che è sempre stato da poche settimane, dopo aver ospitato l’ospedale per un anno e mezzo. Celebrare un evento così importante per i ragazzi in quei padiglioni, offrirà anche uno spunto di riflessione. Sarà un momento formale, ma abbiamo pensato anche a qualcosa di speciale che possa farli sentire protagonisti».

La cerimonia di consegna delle pergamene sarà effettuata dunque alla presenza di quasi 4 mila persone, suddivise per motivi di sicurezza tra mattina e pomeriggio; «mancheranno purtroppo genitori, parenti e amici dei neolaureati - dice ancora il rettore -. È un peccato, ma con la presenza di tutti non sarebbe stato possibile organizzare un evento di questo tipo».

Soddisfatti gli studenti, che hanno fortemente voluto l’iniziativa: «È un momento importante - dice Michela Agliati, presidente della Consulta - ed è bello vedere che si vuole dare un riconoscimento al momento della laurea, che rappresenta la fine di un percorso intenso per la vita di noi studenti. Sarà un’occasione anche per festeggiare e siamo certi che sarà una bellissima giornata».

Accogliere la cerimonia dell’Università, è «un onore» per la Fiera di Bergamo, dice il presidente Fabio Sannino. «Vogliamo prenderlo - aggiunge - come un segnale positivo che fa parte di un percorso di ripartenza, che ci consente anche di ricucire una serie di azioni con le istituzioni culturali della città e, in particolare, con l’università, nella speranza che si possa aprire un dialogo proficuo anche per il futuro».

Apriranno la giornata alle 9 i neolaureati del Dipartimento di Scienze umane e sociali, seguiranno alle 11 quelli del Dipartimento di Ingegneria e Scienze applicate e del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione. Alle 14 toccherà al Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere e al Dipartimento di Lettere, filosofia, comunicazione e alle 16 al Dipartimento di Scienze aziendali, al Dipartimento di Scienze economiche e al Dipartimento di Giurisprudenza.

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