«Lo stile educativo di don Fausto, esempio di carità»

Il percorso Per il secondo anniversario della scomparsa di don Fausto Resmini, «prete degli ultimi», un ciclo di incontri organizzato dal Patronato e dalla Fondazione: il 17 il cardinale Zuppi.

Il titolo può suonare un po’ tecnico, «Pedagogia della carità». Ma lo scopo è molto concreto. « Cogliere il senso dello stile caritativo e del metodo educativo di don Fausto, per proporlo e moltiplicarlo », spiega don Davide Rota, superiore del Patronato San Vincenzo. Il ciclo di incontri (aperto a tutti) pensato dal Patronato e dalla Fondazione don Fausto Resmini non vuole infatti solo ricordare la figura del «prete degli ultimi» a due anni dalla scomparsa (moriva per il Covid il 23 marzo 2020, a 67 anni) ma soprattutto tradurre quello che ha detto e fatto in una pratica, che si sporca le mani andando a cercare gli altri, soprattutto se giovani smarriti, ai margini o carcerati (dal 1992 fino alla sua morte don Fausto è stato cappellano del casa circondariale di via Gleno, che nel 2021 gli è stata intitolata).

Per un’opera educativa che metta al centro il prendersi cura gli uni degli altri»

« Un’opera educativa che mette al centro il prendersi cura gli uni degli altri o, come diceva don Bepo, l’amarsi a vicenda », aggiunge don Dario Acquaroli , direttore della Comunità don Milani di Sorisole. Così le tre serate (tutte alle 20,30 nell’auditorium della Casa del giovane o in streaming sul canale YouTube della Comunità; fino a esaurimento posti, ingresso con Green pass) si dipanano come un cammino, tra le opere e la vita di don Fausto, in continuità con quella «pedagogia della carità» che proprio don Bepo Vavassori citava in un suo testo e che sarà il filo conduttore della riflessione. «Alla ricerca - indica don Davide - di quello che rende unico e specifica la carità cristiana rispetto ad esempio alla filantropia».

Il programma

« Per parlarne - fa notare don Davide - sono state invitate figure diverse, dai massimi rappresentanti della Chiesa a laici da tempo impegnati a riflettere sui dati sociologici per intervenire a far del bene verso chi ne ha più bisogno ». Si inizia giovedì 17 marzo , con il cardinale Matteo Maria Zuppi , arcivescovo metropolita di Bologna, vicinissimo alla Comunità di Sant’ Egidio.

Il 21 marzo Ivo Lizzola e il 24 Maria Martino, focus sulla violenza giovanile

«Tra i punti di riferimento della Chiesa italiana sul tema della carità. La domanda di fondo sarà proprio questa: cosa è la carità, per noi e per la Chiesa?», don Dario lancia l’interrogativo-traccia. Si proseguirà il 21 marzo, quando il professor Ivo Lizzola entrerà nel cuore del percorso, intervenendo su «La pedagogia della carità: da don Bepo a don Fausto». «Forte di una conoscenza personale di don Fausto e del Patronato - entra nel merito don Dario -, il professor Lizzola ci dirà cosa può essere a livello pratico la “pedagogia della carità” e come educare i ragazzi a questo. Don Bepo dice “che i ragazzi non devono solo ricevere ma devono anche saper donare”. Un messaggio molto attuale rispetto anche ai problemi educativi che ci sono oggi». Infine, il 24 marzo, Maria Martino, collaboratrice della cooperativa «Minotauro» di Milano, parlerà di «Trasgressività e violenza in adolescenza : lo sguardo della prospettiva evolutiva». «Uno sguardo in dialogo tra la parte psicologica ed educativa, che si soffermerà sugli episodi di violenza giovanile diffusi anche nella nostra città, come le baby gang, e soprattutto sul fenomeno della violenza intrafamiliare, ancora poco conosciuta», spiega don Dario, ricordando che «la rilettura di don Fausto nasce nell’impostazione educativa del Patronato, e ci chiama a vivere nella carità, testimoniandola».

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