Mense scolastiche, ritocchi alle tariffe in città

Bilancio di previsione. Oltre ai servizi cimiteriali, Palazzo Frizzoni rivede i costi della refezione per gli alunni. Da 5 a 6,5 euro a pasto per le fasce più alte. Gandi: «Pesano inflazione e caro bollette». Investimenti per 94 milioni.

Cara, carissima energia. Sui conti del Comune le bollette continuano a pesare parecchio, anche se con i primi segni di «raffreddamento» rispetto ai picchi del 2022: per il 2023 Palazzo Frizzoni si troverà comunque a spendere 3,8 milioni di euro in più del 2019 (anno di riferimento per il pre-Covid e il pre-crisi energetica). Le conseguenze, sommandoci pure l’inflazione che gonfia parecchie altre voci, sono ovvie: razionalizzare, ridurre, rimodulare. Il bilancio di previsione 2023 deliberato ieri dalla Giunta del Comune di Bergamo va in questa direzione: accanto a quelle che il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi definisce «iniziative per rendere strutturale il contenimento della spesa», ci sono gli adeguamenti di due «voci tariffarie». Quelle cimiteriali, già anticipate nei giorni scorsi, e quelle della refezione scolastica.

Entrate e uscite

Se nel 2023 dal governo erano arrivati «ristori» per circa 3 milioni di euro per far fronte all’incremento delle bollette (e si potevano usare i residui dei fondi Covid), per il 2023 al momento il governo ha destinato per il Comune di Bergamo 950mila euro (salvo eventuali integrazioni future).

Così, in previsione, solo sul fronte energetico «ci sono 1,8 milioni di euro da recuperare con qualche rinuncia o sacrificio», rileva Gandi. Il «contenimento delle spese energetiche» permetterà di portare il totale delle bollette dai 14,6 milioni del 2022 ai 13 previsti per il 2023; la voce delle manutenzioni ordinarie, «grazie anche all’uso di strumenti contrattuali quali gli accordi quadro», scenderà da 3 a 2,6 milioni di euro; i costi comuni (spese telefoniche e postali) si ridurranno da 1,4 a 1,2 milioni di euro. Quanto alle tasse comunali («invariate», specificano dal Comune), per gli anni dal 2023 al 2025 Bergamo conferma l’addizionale comunale Irpef all’aliquota dello 0,8%, con una previsione di gettito nel 2023 pari a 19,7 milioni. Sull’Imu la previsione di entrata complessiva del 2023 è di 45,5 milioni di euro, per la Tari è di poco meno di 20,2 milioni di euro.

Numeri di sintesi: il totale delle entrate correnti è previsto in 161,8 milioni, le uscite a 165,5 milioni.

Oltre due milioni di euro arriveranno dalla tassa di soggiorno, 13 milioni sono previsti in entrata dalle sanzioni stradali, dalla sosta alle Ztl. Previsioni di entrata maggiore rispetto al passato. I trasferimenti da amministrazioni pubbliche ammontano a oltre 24,6 milioni (in crescita anche per effetto dell’incremento del contributo governativo per le rette dei minori stranieri non accompagnati). In tema di spese correnti, la dotazione dei «servizi» del Comune è di quasi 54 milioni, di cui quasi 20 per le Politiche sociali, 13 per l’Istruzione, quasi 8 per la Cultura. Il disavanzo complessivo sarà pari a 4 milioni e 750mila euro, contro i circa 6 previsti invece per il 2022. A guidare gli uffici di Palazzo Frizzoni in un «lavoro complesso e importante» per redigere il bilancio di previsione c’è il dirigente Corrado Viscardi. Numeri di sintesi: il totale delle entrate correnti è previsto in 161,8 milioni, le uscite a 165,5 milioni.

Mense, nuove fasce

I riflessi dell’inflazione portano a rivedere il sistema delle tariffe delle mense scolastiche, dove ogni giorno sono serviti circa 4.500 pasti. Si introducono più fasce in base all’Isee della famiglia: 0-8mila euro, 8-16mila, 16-24mila, 24-32mila e oltre 32mila euro; gli importi andranno così dai 2,5 euro a pasto per la fascia 0-8mila euro di Isee ai circa 6,5 euro di chi è oltre i 32mila euro di Isee (finora sostanzialmente lo «spartiacque» era fissato ai 5mila euro di Isee, con tariffa di 5 euro a pasto). La novità porterà 300mila euro in più nelle casse comunali. «Con uno specifico provvedimento in arrivo a breve – aggiunge Gandi -, andremo però a scorporare i costi fissi (verrà per esempio eliminato il costo di iscrizione, ndr). A regime, le famiglie nelle due fasce più basse avranno un risparmio, mentre quelle nelle fasce più alte avranno un leggero aumento». Le nuove fasce scatteranno con il prossimo anno scolastico.

Cimitero, nuove tariffe

Altri interventi di rimodulazione riguardano le tariffe dei servizi cimiteriali, a partire dall’uso del forno crematorio: a chi non risiede in città verrà richiesto un contributo aggiuntivo di 80 euro se vive in provincia di Bergamo o di 160 euro se vive fuori dalla Bergamasca (su 9mila cremazioni annue, solo 2mila sono richiede da residente in città, 6mila da chi vive in provincia, mille da fuori provincia). Nuove tariffe anche per i loculi cinerari, che partono da un costo di 16 centesimi al giorno per trent’anni (poco meno di 1.800 euro, attualmente è di 650 euro). «Lavoriamo sulla possibilità di rateizzazione – spiega l’assessore Giacomo Angeloni –. Interveniamo per far fronte all’aumento di richieste di servizi da fuori città». Si introduce anche un «costo» (5 euro a testa) per le visite guidate private che sempre più vedono protagonista il monumentale.

Dividendi, alienazioni, opere

Il Comune stima quasi 2,1 milioni di euro di dividendo da A2A, mentre nel corso dell’anno si procederà all’alienazione di una quota di azioni della multi-utility. Altri 450mila euro di dividendi si prevedono da Sacbo, 45mila euro da Afm Bergamo. Capitolo alienazioni: questa voce del bilancio 2023 si prevede a 4,5 milioni, il bene più importante è il complesso di San Lazzaro (visto che i Servizi sociali si sono appena trasferiti) con un valore di 3,4 milioni. Dopo il record di 112 milioni nel 2022, per il 2023 il Comune fissa a quota 94 milioni di euro l’asticella degli investimenti: un bacino in cui rientrano molti interventi già noti, dalla Gamec al nuovo palasport, da Sant’Agata alle «quote» dei progetti legati anche al Pnrr come la T2. Il programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025 vale complessivamente 125 milioni di euro; la sola annualità 2023 ammonta a 81 milioni.

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