
Cronaca / Bergamo Città
Domenica 24 Agosto 2025
No ai cellulari, voto di condotta e nuova maturità: tante le novità
IL PIANO. Da settembre smartphone vietato. Col 5 in comportamento scatta la bocciatura. Alla primaria riecco i giudizi. Via alla nuova filiera tecnica 4+2.
Il nuovo anno scolastico si apre all’insegna di importanti cambiamenti che riguardano studenti, famiglie e personale. Da settembre, infatti, «scatta» il nuovo triennio scolastico del Piano integrato di attività e organizzazione 2025–2027 del Ministero dell’Istruzione e del Merito che, tra strategie digitali, potenziamento dell’offerta formativa e contrasto alla dispersione, vuole delineare un sistema scolastico più moderno, inclusivo e resiliente.
I temi più «caldi» riguardano il divieto dell’uso dei cellulari nelle scuole superiori, un nuovo modo di concepire e vedere il voto di condotta e le novità sull’Esame di Stato. Ma non solo. La scuola da quest’anno si presenterà nuova da diversi punti di vista.
4+2 e Its Academy
Sul fronte dell’offerta formativa viene rafforzata l’attenzione a Stem (science, technology, engineering and mathematics) e Its Academy: queste azioni si inseriscono in un modello di formazione orientata al futuro occupazionale. Ruolo chiave anche nell’ambito delle discipline tecniche, grazie a investimenti diretti e percorsi innovativi. Decolla la nuova filiera tecnica 4+2, con percorsi quadriennali in 400 istituti tecnici e professionali che coinvolgeranno 10mila studenti.
Il diploma sarà conseguito in quattro anni, a cui potranno seguire due anni negli Its Academy che rafforzano la loro presenza: oggi sono circa 150, con 40mila studenti iscritti, e potranno contare su un maxi piano di rilancio e sulla possibilità per i diplomati di accedere alla Pubblica amministrazione con contratti di apprendistato.
Divieto di cellulare
Sul fronte disciplinare arriva lo stop al cellulare anche alle superiori: da settembre l’uso dello smartphone sarà vietato durante le lezioni e in orario scolastico, con alcune eccezioni per alunni con disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento o per attività strettamente didattiche.
Digitalizzazione
Al centro del nuovo piano scolastico c’è la scuola digitale, concepita non solo come tecnologia, ma come semplificazione concreta della vita scolastica. Attraverso una Piattaforma Unica, famiglie e istituti potranno gestire iscrizioni, comunicazioni, pagamenti e modulistica in un unico ambiente digitale.
Scuole aperte, IA e dispersione
Per contrastare la dispersione scolastica, il Piano adotta un approccio integrato: estensione del tempo scuola, con mense e attività pomeridiane; personalizzazione degli apprendimenti grazie all’Intelligenza artificiale; inclusione attiva degli studenti in difficoltà; rafforzamento dell’orientamento, anche fin dalla fascia 0–6 anni.
Nuovi programmi didattici
A cambiare sono anche i programmi didattici: all’infanzia più spazio alla narrazione e al gioco; alla primaria il ritorno del corsivo, delle poesie a memoria e l’introduzione dell’informatica; alle medie, dal 2026, sarà possibile scegliere il latino. Rafforzati anche i percorsi Stem, la lettura dei classici e la geografia politica e fisica.
Voto in condotta e sospensioni
Tra le regole in vigore da settembre, il voto in condotta torna ad avere un peso decisivo: con il cinque scatterà automaticamente la bocciatura, mentre alle medie rientrano i voti in decimi. In caso di sospensioni oltre i due giorni, gli studenti dovranno svolgere attività sociali e di cittadinanza solidale. Confermate anche le sanzioni per chi aggredisce i docenti, con multe fino a 10mila euro e pene detentive più severe.
Scuola primaria
Per gli alunni della primaria tornano i giudizi sintetici in pagella (da ottimo a non sufficiente), mentre per gli studenti stranieri sarà rafforzato il sostegno linguistico con 937 docenti dedicati.
Maturità
Guardando agli esami, dal 2026 la maturità tornerà a chiamarsi così e vedrà un restyling del colloquio orale, che diventerà multidisciplinare. Le cosiddette «scene mute» non saranno più ammesse: chi rifiuta di rispondere dovrà ripetere l’anno.
Pnrr e Scuola 4.0
Infine, resta da completare l’attuazione del Pnrr scuola, con oltre 17 miliardi da investire. Entro il 2026 dovranno essere realizzati nuovi asili nido, trasformate 100mila aule in ambienti innovativi e istituiti laboratori per le professioni del futuro in tutte le scuole superiori.
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