Passaporti, c’è un mese di attesa. «Si chieda solo se serve a breve»

Questura Boom di domande e fino a 250 pratiche ogni giorno per l’ufficio. «Per i casi urgenti c’è una pec, ma utenti tranquilli: nessuno resterà senza».

Passato l’effetto pandemia c’è grande voglia di muoversi anche all’estero. Per questo in questura le richieste di passaporti – nuovi o rinnovi – stanno registrando in queste settimane un’escalation consistente. Tanto che alcuni cittadini hanno lamentato la difficoltà nel collegarsi all’agenda virtuale per fissare il proprio appuntamento per la pratica, perché trovano i posti già tutti occupati oppure perché temono di non riuscire a ottenere in tempo il documento.

«Le difficoltà del momento esistono e le stiamo gestendo – sottolinea Elisabetta Silvetti, dirigente dell’ufficio passaporti della questura – ma sia chiaro un aspetto fondamentale: nessuno resterà in ogni caso senza il documento e nessuno, quindi, perderà il viaggio. Tutte le richieste vengono elaborate: siamo arrivati a 250 passaporti al giorno lo scorso maggio e il ritmo è incalzante. Per questo chiediamo ai cittadini di prenotarsi in tempo, ma senza esagerare con l’anticipo. Chi deve andare in vacanza ad agosto oppure dopo, non serve faccia richiesta adesso. Anche perché, passato questo momento di boom, nelle prossime settimane molte persone saranno appunto in ferie e ci saranno più posti disponibili». Attualmente l’attesa dura circa un mese o poco più.

«Tutte le richieste vengono elaborate: siamo arrivati a 250 passaporti al giorno lo scorso maggio e il ritmo è incalzante. Per questo chiediamo ai cittadini di prenotarsi in tempo, ma senza esagerare con l’anticipo»

Ogni giorno alle 8 l’agenda virtuale sul sito della questura (all’indirizzo www.passaportonline.poliziadistato.it) viene aperta ed è possibile prenotarsi a partire dal quindicesimo giorno successivo, per un totale di 150 posti al giorno. Che spesso vengono rapidamente occupati, soprattutto in questa fase. I contatti avvengono poi via e-mail e chi ha già svolto la pratica può essere ricontattato proprio attraverso la posta elettronica per il ritiro del documento.

Come comunicare con la Questura

Casi di passaporti richiesti ad aprile e non ancora consegnati possono essere conseguenze di problemi di comunicazione – fanno sapere dalla questura – e sono ormai comunque pronti. Nel caso il cittadino abbia l’urgenza – dimostrata – di ottenere il passaporto in tempi rapidi (entro le tre settimane), può rivolgersi all’indirizzo pec [email protected] appositamente attivato per questo servizio. In questo periodo dell’anno l’ufficio passaporti è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8,15 alle 13,30, e il martedì e il giovedì dalle 14,30 alle 17,30.

Il boom di richieste di passaporti in queste settimane si sta registrando un po’ in tutte le province italiane: la normativa prevede che non venga superato il mese per la consegna. La questura sta ricevendo anche richieste da fuori regione, ma ogni cittadino si deve rivolgere alla questura della provincia dove è residente. «Le richieste in questa fase vanno fatte esclusivamente se il passaporto serve a breve – è l’appello che arriva dagli uffici di via Noli – e se è strettamente necessario. È meglio attendere più avanti se lo si vuole avere senza però la necessità di usarlo a breve per un viaggio, per evitare di ingolfare ulteriormente gli uffici e creare più difficoltà a chi invece ne ha in effetti una necessità immediata».

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