Passaporti e disagi, rinforzi in questura: «Quest’anno ne consegneremo 40mila»

Polizia. A livello nazionale si punta a passare da 1,8 a 2,5 milioni di documenti a fine anno. A Bergamo in media 162 al giorno, a breve saranno attivati ulteriori 250 posti la settimana.

La stessa polizia di Stato parla di «poderoso sforzo organizzativo» da parte delle questure italiane «per soddisfare le istanze ricevute riguardanti il rilascio dei passaporti». Tradotto: soltanto a gennaio e febbraio di quest’anno in Italia sono stati rilasciati qualcosa come 412.385 passaporti e l’obiettivo è quello di arrivare al 31 dicembre con due milioni e mezzo di documenti di espatrio rilasciati. Numeri reali e annunciati che sono ben superiori rispetto agli anni scorsi: nel 2022 i passaporti rilasciati erano stati 1.815.828. Saltando il 2020 e il 2021 per via dei numeri falsati dalla pandemia, nel 2019 il fato era stato pari a 1.783.415 passaporti, nel 2018 a 1.649.324 e nel 2017 a 1.485.057. Soltanto giovedì ne sono stati emessi 12.007.

Del resto le difficoltà, soprattutto all’atto della prenotazione nell’agenda virtuale, sono sotto gli occhi di tutti. Anche a Bergamo e provincia, dove comunque in questura si sta già pensando di estendere gli orari di apertura degli sportelli per i passaporti anche a tutti i pomeriggi (attualmente in via Noli l’apertura è prevista tutte le mattine e nei pomeriggi di martedì e giovedì per le «urgenze»), con l’aumento del personale dedicato e con l’obiettivo di accrescere di 250 appuntamenti in agenda alla settimana e, quindi, mille al mese. Nel solo mese di gennaio la questura cittadina aveva rilasciato 3.244 passaporti, vale a dire 162 al giorno, in media, escludendo i festivi. In tutto il 2022 il dato aveva sfiorato i 40mila, arrivando a 39.500 passaporti rilasciati. L’obiettivo di quest’anno è superare questo dato. «Lo sforzo c’è stato anche da noi – sottolinea il questore Stanislao Schimera – e una miglioria si è già notata. Voglio comunque rassicurare anche oggi, come avevo già fatto in passato su questo tema, che nessun cittadino resterà senza passaporto. Non è mai successo e non accadrà mai».

Attualmente il personale dell’ufficio passaporti – dall’agosto 2018 guidato dal primo dirigente Elisabetta Silvetti – è composto da una dozzina di operatori, di cui due aggiunti quest’anno. «Il piano straordinario attivato dagli uffici – rileva una nota della polizia –, con l’aggregazione di personale, l’organizzazione di task force dedicate all’acquisizione delle istanze e alla loro lavorazione, l’ampliamento dei giorni e degli orari di apertura al pubblico, gli open day nelle giornate di sabato e domenica che hanno consentito l’acquisizione delle istanze connotate da urgenza in modalità alternative all’agenda on line, l’avvio di monitoraggi quotidiani della medesima agenda al fine di rimodulare ad horas la disponibilità per le prenotazioni, hanno consentito di rispondere in maniera efficace alla massiccia e imprevista impennata di richieste».

Prosegue la nota: «Tenuto conto che risultano in corso di validità oltre 11 milioni di passaporti e che i documenti in scadenza al 31 dicembre 2023 sono circa 900.000, si ritiene che le misure straordinarie adottate dalle questure consentono di rassicurare i cittadini circa l’esito positivo, nei tempi previsti, di tutte le richieste, anche non connotate dall’urgenza». È stato infine chiesto dalla polizia all’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato di aumentare la produzione dei libretti in bianco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA