Passaporti, rinnovi impossibili. Adiconsum: «Servono soluzioni immediate»

La denuncia. Sempre più numerose e gravi le difficoltà dei cittadini bergamaschi.

Sempre più numerosi i cittadini che si presentano agli sportelli Adiconsum per denunciare le difficoltà e i gravi ritardi collegati al rinnovo e al rilascio del passaporto. Nella sola ultima settimana, decine le telefonate e le mail arrivate all’associazione consumatori.

Il passaporto italiano è tra i più «potenti» del mondo, perché apre le porte di ben 189 Paesi, senza che ci sia bisogno del visto. Se il mondo ci spalanca le porte con il passaporto alla mano, ottenere o rinnovare questo prezioso documento sta diventando una missione impossibile, per i tempi lunghissimi necessari al rilascio.

Per accedere al servizio e prenotare un appuntamento, occorre connettersi al sito dedicato, procedendo poi alla registrazione.

«La piattaforma di prenotazione online – chiarisce Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo - impone però ai cittadini mesi di attesa, per un appuntamento. Alcune Questure provano a risolvere il problema con gli open day, giornate in cui si offrono un numero limitato di posti ai primi che si presentano, ma questo obbliga i bisognosi a lunghe code all’alba, tanto alta è la domanda».

I ritardi hanno diverse cause: il Covid ha fatto sì che molti abbiano lasciato scadere il documento senza rinnovarlo visto che, comunque, non avrebbero potuto utilizzarlo; la Brexit, poi, ha creato la necessità di nuovi passaporti a chi, prima, si recava nel Regno Unito con la semplice carta d’identità; il nostro Paese da 30 anni è in una fase di alta immigrazione e queste persone nel tempo diventano cittadini italiani. La nostra provincia rileva un’alta densità di immigrazione, vengono rilasciati mensilmente oltre 1000 decreti di cittadinanza e questo comporta la richiesta di passaporto per il nucleo familiare per eventuali espatri.

«Tutte queste richieste si stanno accumulando nello stesso momento, con gli uffici pubblici che non riescono a gestirle come dovrebbero anche per una cronica carenza di organico – continua Busi. La macchina burocratica statale mostra ancora una volta tutti i propri limiti. Le procedure farraginose, unite ad un sistema digitale non ancora all’altezza degli Stati occidentali più all’avanguardia, provocano lentezze spaventose e tempi di attesa biblici, ogni qualvolta un cittadino necessiti di sbrigare una pratica o richiedere un documento».

Ogni giorno si aprono le prenotazioni, ma la mole di utenti in attesa è talmente elevata che in pochi minuti gli spazi sono esauriti e la maggior parte di loro rimane senza un appuntamento.

Alla base di questo problema c’è il fatto che la procedura per fissare una prenotazione non si può svolgere in tutto l’arco delle 24 ore, ma parte quotidianamente alle 8 del mattino. E così tutti quelli che necessitano del passaporto elettronico, fin da un’ora prima del via, si sintonizzano davanti al pc e da quel momento scatta la gara di sopravvivenza: chi prenota più velocemente vince, gli altri devono riprovarci i giorni successivi.

«Oltre alla lunga attesa, diversi cittadini, ci segnalano difficoltà nell’accedere al portale online delle prenotazioni: il sistema è quasi sempre offline e spesso, anche quando si riesce ad accedere, non si trovano appuntamenti disponibili. Sono due mesi che qualche minuto prima delle 8 mi collego – è il contenuto di una mail giunta a Adiconsum - e non sono ancora riuscita a prendere nessun appuntamento, o non c’è disponibilità e le caselle sono tutte grigie o si apre una casella verde ma cliccando per inserire il nome, immediatamente dice che non è più disponibile».

«Questa situazione – conclude la presidente di Adiconsum - limita in maniera intollerabile la libertà di circolazione dei cittadini che devono viaggiare per motivi di salute, di lavoro o anche unicamente per motivi di svago. Se ci sono i presupposti di urgenza, l’unica cosa da fare è recarsi direttamente in Questura, portando le ricevute di prenotazione aerea e alberghiera».

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