Pedemontana, via libera ad altri 2 tratti.
Ma cala il sipario su quello bergamasco

Autostrade.Al lavoro con Regione e ministero per una variante con innesto sulla Tangenziale est esterna. Viene meno così l’ipotesi del collegamento sull’A4 a Osio Sotto. Entro il 2026 pronti altri 26 km dell’opera.

Due tratti aggiudicati e il terzo da rivedere, con la certezza che non arriverà nella Bergamasca. La società Autostrada Pedemontana Lombarda ha firmato il contratto di affidamento della progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori dei tratte B2 e C al consorzio di imprese guidato dal Gruppo Webuild e partecipato da Impresa Pizzarotti & C. Un giochino da 1,26 miliardi di euro che dovrebbe vedere la luce entro il 2026.

Tra le righe però arriva la conferma che il tratto D, quello che avrebbe dovuto innestarsi sull’A4 all’altezza di Osio Sotto, non si farà. O meglio, non nella sua forma originaria: «Ci auguriamo che, in accordo con Regione e ministero, sarà possibile anche approvare in tempi stretti la variante all’ultima tratta dell’opera, tratta D, e anticiparne la realizzazione» spiega Gianantonio Arnoldi, amministratore delegato di Cal. Acronimo di Concessioni autostradale lombarde, società concedente della Pedemontana partecipata paritariamente da Stato e Regione tramite Anas e Aria.

«Non serve l’innesto diretto»

La chiave di tutto sta nella parola «variante» usata da Arnoldi. «L’ipotesi sul tavolo è chiudere l’opera con un innesto sulla Teem», ovvero la Tangenziale est esterna di Milano. Quella che sbuca sull’A4 tra Cavenago e Agrate e piega verso sud intersecando Brebemi fino a raggiungere l’A1. «Dai nostri calcoli non c’è necessità di un innesto diretto nella Bergamasca come originariamente previsto» spiega Arnoldi. Semmai «servirebbe un nuovo ponte stradale per superare l’Adda all’altezza di Bottanuco, ma lo dico come semplice cittadino» chiosa.

Ponte che in effetti era previsto nella tratta D originaria, quella che attraversava l’Isola per innestarsi poi sull’A4. Ipotesi che lo scorso aprile l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi aveva definito «remota». Ora sembra finita nel cassetto. Definitivamente.

I 2 nuovi tratti appaltati

I tratti oggetto della firma di ieri sono 2: il B2, di circa 9,6 km, che si aggancia al B1 (già realizzato) e si estende dall’interconnessione con la provinciale 35 Milano-Meda in quel di Lentate sul Seveso fino alla medesima 35 ma in quel di Cesano Maderno. Il tracciato, cui sono connesse altre opere come svincoli e raccordi, si sviluppa per circa 2,8 chilometri in trincea, per 3,6 in rilevato, 3 in galleria artificiale e 200 metri in viadotto. Il tratto C di chilometri ne conta invece 16,6 e si estende dall’interconnessione della provinciale 35 a Cesano Maderno (dove termina il B diviso di fatto in due lotti funzionali, il B2 è il secondo) fino alla Tangenziale est a Usmate-Velate. Questo tracciato, oltre a svincoli e raccordi, si sviluppa per circa 9,6 chilometri in trincea, 6,5 in galleria artificiale, 300 metri in rilevato e 200 in viadotto.

E quelli finora realizzati

Finora sono state realizzate i tratti A e B1 nonché pezzi delle tangenziali di Como e Varese. Quello A è lungo 15 chilometri e connette l’A8 Milano-Varese all’A9 Milano-Como tra Cassano Magnago e Lomazzo. Il tratto B1 si sviluppa invece per 7,5 chilometri da Lomazzo fino a Lentate sul Seveso da dove partiranno appunto i cantieri del B2. A lavori completati ci sarà un asse alternativo alla congestionatissima A4 nel tratto cittadino milanese così da raccordare e le province di Varese, Como, Milano, Monza-Brianza e Bergamo senza passare dal capoluogo regionale. «Finalmente potranno ripartire i cantieri per questa infrastruttura che contribuirà ad alleggerire il traffico intorno e su Milano» commenta il presidente della Regione, Attilio Fontana: «La Pedemontana avrà un ruolo fondamentale».

Verranno inoltre messi in connessione diretta gli aeroporti di Orio al Serio e Malpensa, raggiungibile attraverso l’A8. Con la realizzazione della variante alla tratta D per imboccare la Pedemontana dall’A4 bisognerà innestarsi sulla Teem: fino a quel momento sarà comunque raggiungibile dalla Tangenziale est ad Usmate-Velate, caposaldo della futura tratta C. Quindi entro il 2026. «Una sfida importante: due nuove tratti della lunghezza complessiva di oltre 26 chilometri che aggiungeranno un tassello fondamentale per la realizzazione della più importante opera pubblica attualmente in corso d’opera in Italia» conclude Luigi Roth, presidente di Pedemontana.

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