Pnrr, la Corte dei conti bacchetta il Comune

Il report. Nella relazione licenziata nei giorni scorsi alcune osservazioni sulle informazioni e i dati riguardanti le gare. «Gli importi non corrispondono a quelli nella piattaforma della Ragioneria». Palafrizzoni: «Recepiremo le indicazioni».

Una «bacchettata» su questioni prevalentemente tecniche, più di forma che di sostanza. La Corte dei conti sta passando al vaglio le modalità con cui i capoluoghi stanno dando corso all’attuazione dei progetti del Pnrr e nei giorni scorsi ha licenziato anche la relazione sul Comune di Bergamo, con qualche osservazione in tema di comunicazione dei dati.

Il punto di partenza è nella ricognizione di investimenti senza precedenti, appunto grazie ai fondi «partoriti» dall’Europa e poi messi a bando dal governo: il rendiconto della Corte dei conti sintetizza che «il Comune di Bergamo è soggetto attuatore» di progetti «per un ammontare complessivo di risorse pari a 185,8 milioni di euro», principalmente per via dei fondi legati al Brt (il «Bus rapid transit» tra Dalmine e il capoluogo), a vari progetti di riqualificazione di edifici scolastici e a investimenti per favorire la rigenerazione urbana, senza appunto contare gli altri progetti dove Palazzo Frizzoni non è direttamente soggetto attuatore.

Sono emerse significative discrasie tra i dati sull’ammontare dei progetti comunicati alla Corte dei conti dal Comune e quelli tratti dalla piattaforma ReGis

«Per gli interventi di cui il Comune di Bergamo è soggetto attuatore – sintetizza la Corte dei Conti – il 78,16% dei finanziamenti è allocato sulla missione M2-Rivoluzione verde e transizione ecologica, mentre il 21,84% sulla missione M5-Inclusione e coesione». Nelle conclusioni della relazione, però, la Corte dei Conti muove alcuni appunti al Comune, in particolare sulla comunicazione delle procedure e dei dati legati ai fondi del Pnrr. Per esempio, si legge nel documento, «le informazioni sull’espletamento delle gare e sugli affidamenti acquisite in corso di istruttoria, su altre banche dati e quelle reperibili sul sito del Comune non sono soddisfacenti»: così, la Sezione di controllo lombarda della Corte dei Conti «invita il Comune all’aggiornamento sulle procedure di gara per gli altri progetti per rispettare il termine per il conseguimento dei traguardi (“milestone”) e degli obiettivi (”target”) come indicato nel cronoprogramma allegato al Decreto ministeriale 6 agosto 2021».

Sono poi «emerse significative discrasie tra i dati sull’ammontare dei progetti comunicati alla Corte dei conti dal Comune e quelli tratti dalla piattaforma ReGis», cioè la piattaforma sviluppata dalla Ragioneria generale dello Stato per il monitoraggio del Pnrr: in concreto, da un lato il Comune – con apposita nota fatta pervenire nell’ambito dell’istruttoria aperta dalla Corte dei Conti – ha segnalato alla stessa Corte dei conti che «gli interventi finanziati con il Pnrr sono pari ad euro 185.801.100,32», ma dall’altro lato, rileva sempre la Corte, «su ReGis l’importo dei progetti riferibili al Comune di Bergamo è di euro 179.500.519,00». Per questo, «la Sezione invita il Comune di Bergamo ad attivarsi per la correzione delle difformità riscontrate anche al fine di consentire un accurato monitoraggio da parte delle amministrazioni centrali titolari degli interventi e da parte della Corte dei conti».

Tra i punti evidenziati nella conclusione delle 34 pagine di relazione, c’è anche il fatto che «non risulta costituita in ambito comunale una specifica struttura preordinata al coordinamento e al controllo dei programmi, progetti e interventi del Pnrr».

La replica

Ricevuta la relazione della Corte dei conti, da Palazzo Frizzoni sottolineano che «il Comune recepirà quelle che sono le indicazioni giunte. Alcune di queste operazioni sono già state poste in essere». Sull’home page del sito istituzionale del Comune, per esempio, «sono pubblicate tutte le gare attualmente in corso per tutti i progetti Pnrr, per esempio i lavori legati alla riqualificazione degli asili nido».

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