Ponti e feste 2026: il calendario che fa (e disfa) le vacanze dei bergamaschi

LA CURIOSITÀ. Il calendario delle festività non è solo una lista di date: per molte famiglie e lavoratori è il punto di partenza per organizzare ferie, weekend lunghi e viaggi.

Bergamo

C’è chi lo controlla già a gennaio, chi lo stampa e lo attacca in cucina, chi lo usa come bussola per decidere se prenotare un volo o resistere fino all’estate. Il calendario delle festività non è solo una lista di date: per molte famiglie e lavoratori è il punto di partenza per organizzare ferie, weekend lunghi e viaggi.

Un anno senza record, ma con alcuni ponti perfetti

Non sarà un anno da«super ponti» in serie, come è capitato in altri periodi, ma il 2026 offre alcune finestre d’oro: con uno o due giorni di ferie si possono ottenere pause comode, soprattutto tra primavera e dicembre.

A partire da Capodanno, che nel 2026 cade di giovedì: la classica situazione “da ponte”, perché basta una sola giornata di ferie (venerdì 2 gennaio) per trasformare l’inizio dell’anno in un mini break di quattro giorni.

Pochi giorni dopo, l’Epifania cade di martedì: anche qui, la combinazione è invitante. Chi riesce a prendersi libero il lunedì precedente può costruire un’altra pausa lunga, sfruttabile anche per partire senza dover affrontare il rientro «a metà settimana».

La primavera sorride (ma il 25 aprile no)

Sul fronte delle festività primaverili, Pasqua e Pasquetta (5 e 6 aprile) garantiscono almeno due giornate consecutive, con margini interessanti per chi riesce ad allungare la pausa verso il resto della settimana.

Il vero colpo, però, arriva con il 1° maggio, che nel 2026 cade di venerdì: il ponte migliore dell’anno “gratis”, senza bisogno di ferie. E non è difficile immaginare che, come spesso accade, il turismo di prossimità e le città d’arte possano beneficiare di un’ondata di prenotazioni già da fine aprile.

Meno fortunata invece la collocazione della Festa della Liberazione: il 25 aprile è sabato. Tradotto: per la maggior parte dei lavoratori niente giorno libero in più. Un dettaglio che, quando si fa i conti con i calendari aziendali, pesa parecchio.

Il 2 giugno è un’occasione da sfruttare

La Festa della Repubblica cade di martedì e, come spesso succede, è uno di quei giorni in cui “il ponte si fa da solo”: basta prendere libero il lunedì e il weekend diventa subito una vacanza breve di quattro giorni.
È anche una delle date che più frequentemente spinge le famiglie a partire, perché arriva nel momento in cui molte scuole e attività sportive stanno chiudendo la stagione.

Ferragosto di sabato: estate un po’ più amara

Per molti, la vera notizia negativa del 2026 sta qui: Ferragosto cade di sabato. Chi lavora dal lunedì al venerdì non guadagna alcun giorno di pausa extra, e anche per le aziende diventa un “meno incentivo” a chiudere tutta la settimana.
Non significa che l’estate sarà povera di ferie, ma che il calendario non regala nulla: le vacanze ad agosto andranno costruite quasi interamente con giorni di ferie.

Dicembre il mese più conveniente

Se la primavera regala un grande ponte naturale, è dicembre a presentarsi come il mese più interessante per chi punta a «massimizzare» la pausa.

L’Immacolata cade di martedì, offrendo un ponte perfetto con un solo giorno di ferie (lunedì). E soprattutto, il Natale cade di venerdì: weekend lungo assicurato e, con qualche giorno di ferie ben piazzato nei giorni precedenti, si può trasformare la settimana natalizia in una pausa più lunga, ideale anche per chi viaggia.

Il risultato? Per chi vuole sfruttare l’anno al meglio, la parola chiave resta una: pianificazione. Perché i ponti non sono solo un vantaggio per i lavoratori, ma anche un tema che muove interi settori: prenotazioni, trasporti, turismo, ristorazione e commercio. E come ogni anno, è probabile che la corsa alle partenze si concentri proprio nei giorni più favorevoli, con il solito effetto domino: prezzi più alti, disponibilità ridotta e mete «piene» già con settimane d’anticipo.

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