Quarantene e contagi frenano il recapito
della corrispondenza

La senatrice Pergreffi (Lega): «Ritardi anche nelle consegne di bollette e documenti bancari». La replica di Poste italiane: faremo opportune verifiche.

Nella Bergamasca sono in aumento le segnalazioni dei cittadini per i ritardi nella consegna di lettere, pacchi e corrispondenza. La pandemia causata dal Covid-19 non risparmia nessun settore, nemmeno i lavoratori addetti al recapito dei prodotti postali, con numerose assenze per contagi o quarantene per contatti stretti con positivi e conseguenti isolamenti. All’orizzonte ci sono però 118 nuove assunzioni, nuove forze che dovrebbero portare nel breve ad un miglioramento del servizio.

A seguito dei numerosi casi registrati in tutta la provincia di Bergamo, Simona Pergreffi, capogruppo della Lega presso l’VIII commissione del Senato, ha deciso di prendere carta e penna per scrivere all’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, e al direttore di Poste Italiane per la provincia di Bergamo, Silvia Mazzoleni. Nella missiva la senatrice leghista fa riferimento ai ritardi nelle consegne, che sarebbero anche antecedenti rispetto al boom dei casi di contagi e quarantene registrati nell’ultimo periodo. «A seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini della provincia di Bergamo – è l’incipit della lettera inviata da Simona Pergreffi –, mi permetto di scrivervi riguardo ai pesanti ritardi nel recapito della corrispondenza che si stanno registrando in particolare nelle ultime settimane.

Comprendendo i problemi legati alla carenza di personale in quarantena per il Covid, che coincide con l’incremento delle consegne di pacchi durante il periodo natalizio, non posso comunque esimermi dal rilevare che i ritardi erano comunque già antecedenti all’esplosione di contagi degli ultimi 10/15 giorni». Se le festività sono da sempre contraddistinte da un aumento del numero di consegne, legate anche alla regalistica natalizia, Pergreffi fa presente che i ritardi si sono accumulati su tutta la corrispondenza, rischiando di creare problemi e disagi ai cittadini. «Le segnalazioni più pressanti non riguardano tanto i pacchi – conferma la senatrice – quanto la corrispondenza di bollette e documenti bancari (quindi anche del servizio gestito dalla consociata Nexive) che verso la fine dell’anno registra un consistente aumento e che comporta in caso di insolvenza ulteriori spese e disagi per l’utenza».

C’è poi il capitolo delle raccomandate, che rappresentano la corrispondenza più delicata e urgente, insieme ad una distribuzione del lavoro che rischia di penalizzare il servizio. «Questa difficile situazione porta a registrare lunghe code agli uffici postali per la ricerca e il ritiro delle raccomandate con snervanti attese, all’esterno e al freddo, anche da parte di persone anziane – rileva Pergreffi –. Dall’altro lato ricevo anche solleciti da parte di diversi dipendenti di Poste che lamentano, dopo l’acquisizione di Nexive e l’appalto del recapito di Amazon, un pesante aumento del carico di lavoro negli uffici postali, nei centri distribuzione e nel recapito dei portalettere». In chiusura della missiva viene richiesto «quali provvedimenti urgenti intendete adottare per superare questa fase di criticità e in prospettiva quali interventi strutturali ha in programma Poste Italiane per garantire un servizio efficiente e una più idonea organizzazione lavorativa interna – conclude Pergreffi –. Al riguardo sono a disposizione, nel mio ruolo di componente della commissione Lavori pubblici e comunicazioni, per valutare e supportare le iniziative che possano migliorare i servizi e ridurre i disagi per i cittadini».

Poste Italiane, contattata a seguito del ricevimento della lettera, fa presente che effettuerà tutte le verifiche del caso, mentre i sindacati sottolineano come effettivamente nelle ultime settimane si siano registrati molti casi di contagi e quarantene, che finiscono per causare inevitabilmente ritardi nelle consegne. Con una notizia positiva, tenuto conto che «da gennaio sono previste 110 assunzioni a tempo indeterminato, oltre a 8 part time, dedicati alla consegna della posta – commenta Rossana Pepe, segretaria generale Slp Cisl Bergamo –. Bergamo risulta tra le città con il maggior numero di assunzioni, che serviranno a sostituire i pensionamenti di dicembre e a migliorare il servizio, penalizzato nell’ultimo periodo da un numero molto importante di quarantene e contagi da Covid»

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