«Rischio incendi, negli ospedali team preparati e impianti secondo le norme»

LE TRE ASST. Le aziende dopo il dramma a Tivoli: verifiche costanti, aggiornamenti tecnologici e periodiche prove di evacuazione.

Verifiche periodiche, aggiornamenti degli impianti, formazione e squadre di pronto intervento. Così lavorano le Asst bergamasche per prevenire gli incendi: tema attualissimo alla luce del drammatico rogo dell’ospedale di Tivoli, che nella tarda serata di venerdì ha provocato la morte di tre pazienti.

«L’Asst Papa Giovanni – spiega l’azienda in una nota – effettua verifiche periodiche sugli impianti e la loro manutenzione, garantendo che siano sempre conformi agli standard di sicurezza. Le strutture ospedaliere sono dotate di squadre antincendio altamente specializzate. Riconoscendo il ruolo fondamentale del personale nell’affrontare situazioni di emergenza, l’Asst offre corsi di formazione specifici per gli addetti antincendio: questi corsi mirano a garantire che il personale sia in grado di gestire con massima efficacia le evacuazioni». Per quanto riguarda il pronto intervento – ad agosto 2019 un rogo in Psichiatria costò la vita a una paziente – il «Papa Giovanni» dispone «di una squadra antincendio esterna composta da personale altamente specializzato» e «vengono regolarmente condotte numerose esercitazioni e simulazioni coinvolgenti tutto il personale. Queste attività contribuiscono a mantenere elevati standard di prontezza e competenza in situazioni di emergenza. Altrettanto rilevante è il piano di investimenti, che mira ad aggiornare costantemente le dotazioni impiantistiche. Questo approccio proattivo è finalizzato a incrementare i livelli di sicurezza in tutte le strutture perseguendo con determinazione l’impegno per garantire un ambiente sicuro e protetto».

Le strategie

All’Asst Bergamo Est è stata da tempo istituita l’«Area 21»: presso l’ospedale di Calcinate, a servizio dell’intera azienda, «il personale sanitario, inclusi medici, chirurghi e infermieri, riceve addestramento specifico per gestire situazioni di incendio. Questo include le tecniche di evacuazione orizzontale e verticale dei pazienti, assicurando una risposta pronta ed efficace in caso di emergenza». «È necessario – spiegano dall’Asst Bergamo Est – che l’attività legata alla prevenzione incendi si armonizzi alle altre di tipo strutturale e di gestione, individuando misure preventive atte a garantire la sicurezza e le aspettative di quanti all’ospedale con fiducia si affidano. Nell’ambito del Servizio Prevenzione e Protezione, la nostra azienda adotta rigorose misure antincendio per garantire la sicurezza di pazienti e personale. Sono da sempre attivi provvedimenti gestionali e verifiche costanti, rispettando la normativa vigente. Vengono effettuate regolarmente in ottemperanza alla normativa di legge tutte le verifiche sugli impianti aziendali».

Gli ammodernamenti

A ottobre l’Asst Bergamo Ovest ha stipulato – spiegano dalla direzione – «il nuovo contratto che prevede una squadra antincendio h24 sia nel presidio ospedaliero di Treviglio-Caravaggio che di Romano di Lombardia». L’azienda – proseguono dall’Asst Bergamo Ovest – «effettua i controlli sui presidi antincendio nel rispetto delle scadenze temporali previste dalla normativa vigente e per il tramite di tecnici specializzati. Le certificazioni, previste in caso di modifiche o nuove installazioni, sono richieste ai professionisti abilitati ogni volta che ricorrano le condizioni previste dalla normativa». Tra le opere messe in campo recentemente, infine, «sul fronte della prevenzione antincendio stanno proseguendo gli interventi di ammodernamento già finanziati dalla Direzione generale Welfare, compresi gli investimenti cosiddetti “Invitalia” e Pnrr».

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