Sciopero dei treni, i sindacati: «Nella Bergamasca adesione all’80%»

La mobilitazione. Ripercussioni sul trasporto ferroviario: cancellata la maggior parte dei convogli in arrivo e partenza. «Rinnovo contratto e aumento salari».

Ha aderito circa l’80% del personale nella Bergamasca allo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private, indetto dalle 21 di giovedì 1 dicembre alle 21 di venerdì 2 dicembre da Orsa Confederazione insieme ai sindacati di base, tra i quali Cobas Usb, Sgb e Cub. Una mobilitazione che, inevitabilmente, ha avuto ripercussioni anche sul trasporto ferroviario con disagi per molti utenti: a Bergamo, infatti, nella giornata di ieri la maggior parte dei treni in partenza e in arrivo sono stati cancellati, ma sono state garantite le corse in fascia protetta, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

«Tra le molte motivazioni - fanno sapere da Orsa Lombardia -, i lavoratori stanno anche scioperando per il rinnovo dei contratti e l’aumento dei salari, l’introduzione per legge del salario minimo a 12 euro l’ora, la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, la riduzione del lavoro a parità di salario e la difesa dei diritti allo sciopero. I lavoratori si sono mobilitati con la richiesta di «avviare rinnovi contrattuali che diano il giusto riconoscimento ai lavoratori anche rispetto al costo della vita, per la difesa del diritto di sciopero messo in dubbio dalle aziende e dalle istituzioni e per evitare la privatizzazione delle attività ferroviaria collegate anche agli appalti».

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